Grande successo per l’assemblea sindacale del SIC presso la Compagnia Carabinieri di Carpi (MO)

Nella mattinata dello scorso 16 Aprile, il Sindacato Indipendente Carabinieri ha svolto un’ assemblea sindacale presso la Compagnia Carabinieri di Carpi (MO).

L’auditorium ha apprezzato la cristallina lealtà e la disponibilità dei Dirigenti Nazionali e Regionali della nostra Organizzazione sindacale intervenuti all’evento.

Nel corso dell’assemblea, il Segretario Nazionale Maurizio Testoni e i Dirigenti regionali del SIC hanno illustrato le attività e le opportunità offerte dalla nostra Organizzazione sindacale.

Numerosi i quesiti a cui sono seguite, a cura del Direttivo Nazionale e Regionale del SIC, risposte esaustive.

Nel corso dell’assemblea sono stati trattati specifici argomenti tra cui l’assistenza e la tutela disciplinare e legale, l’assistenza ed il supporto Psicologico.
Tematiche di interesse prioritario afferenti le condizioni lavorative del Carabiniere.

La progettualità e la circolarità informativa del SIC, aperta a tutti attraverso i nostri canali social, è stata particolarmente apprezzata.

Il confronto con i Colleghi di Carpi (MO) è stato estremamente proficuo perché ha consentito di acquisire le problematiche afferenti il benessere e le condizioni lavorative direttamente da chi opera nel territorio.

Apprezzati gli interventi del Segretario Nazionale Maurizio Testoni, responsabile dell’assistenza psicologica, del Segretario Regionale Marco Saderis, referente per i giovani e del Segretario Generale Regionale Oscar Tarsi.

Tanti i Colleghi che hanno partecipato e aderito al progetto SIC.

Un particolare ringraziamento rivolgiamo al Comandante interinale della Compagnia Lgt. C.S. Antonino Vaiana per la calorosa accoglienza e per l’empatia ed apertura dimostrata.

Il SIC offrirà al Comandante della Compagnia Carabinieri di Carpi (MO) una leale e fattiva collaborazione per il miglioramento delle condizioni lavorative dei Carabinieri da lui amministrati.

Al Signor Comandante della Legione Carabinieri Emilia-Romagna, Gen. B. Enrico Scandone, va la nostra incondizionata gratitudine per la disponibilità dimostrata verso le APCSM.

Fluminimaggiore, 17 aprile 2025

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Agenti feriti negli scontri per il derby Roma-Lazio. Gli interventi del SIC sono stati ascoltati

A distanza di pochi giorni dagli scontri tra tifosi e Forze dell’Ordine prima del derby di Roma, arrivano le prime decisioni del Viminale.

A partire dal prossimo campionato non sarà più consentito disputare di sera quegli incontri di calcio caratterizzati da un elevato rischio per l’ordine pubblico.

Ed è arrivata la stangata per le Società coinvolte ed i tifosi violenti.

Tre giornate di divieto alle trasferte per i supporter di Lazio e Roma.

Il Ministro dell’Interno ha inoltre dichiarato che d’ora in poi sarà adottata ogni ulteriore misura necessaria a garantire l’incolumità delle Donne e degli Uomini in divisa in occasione di manifestazioni.Interventi fondamentali per ristabilire una cultura della Legalità, perfettamente in linea con quanto richiesto a gran voce dal SIC, e per i quali ringraziamo sentitamente il Ministro Piantedosi ed il Governo.

 

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Far west a Ponsacco (PI), 19enne esplode 5 colpi di pistola contro Carabinieri durante un controllo. La solidarietà del SIC ai colleghi coinvolti

Nella mattinata dello scorso 12 aprile, a Ponsacco (PI), si è consumato l’ennesimo episodio di aggressione a danno di Carabinieri, con una dinamica a dir poco inaudita.
Un giovane di diciannove anni ha infatti esploso diversi colpi di pistola contro i Carabinieri che stavano procedendo al controllo del suo veicolo.

I Militari della Stazione Carabinieri di Ponsacco e dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Pontedera stavano controllando un’auto con a bordo tre ragazzi.
Nel corso del controllo, il conducente è risultato positivo all’alcoltest.
Uno degli altri due passeggeri è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico di 16 centimetri, nascosto nella tasca della giacca.
Il terzo giovane, quello che poi è stato arrestato, ha tentato la fuga dopo essere sceso dal veicolo.
Durante la fuga, il giovane si è voltato ed ha esploso cinque colpi di pistola in direzione dei Carabinieri con un revolver detenuto illegalmente.
Fortunatamente i colpi esplosi non hanno attinto i Militari.

Il ragazzo è stato arrestato e tradotto presso il carcere a Pisa per tentato omicidio, detenzione abusiva di armi e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Questa ennesima aggressione in danno dei Servitori in divisa dello Stato dimostra come l’attuale impianto normativo sia inadeguato per arginare la crescente escalation di violenza.
Il senso di impunità dilaga tra i soggetti dediti al compimento di azioni criminose.

Il SIC chiede alle Autorità Governative norme più severe e pene più afflittive per chiunque si renda responsabile di atti di violenza o attenta all’incolumità delle Donne e degli Uomini in divisa che, quotidianamente, sono chiamati a contrastare una delinquenza sempre più efferata.

Il SIC esprime il suo plauso ai Militari della Compagnia Carabinieri di Pontedera per il loro mirabile servizio a favore della Collettività.

 

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Scontri tra ultras nel derby Roma-Lazio, 13 Agenti feriti. Il SIC chiede condanne dure

Ieri, prima del derby Lazio-Roma, la Capitale ha assistito a scenari di violenza e guerriglia urbana che hanno messo a rischio l’incolumità dei tifosi, dei cittadini e delle Forze dell’Ordine.

TREDICI AGENTI FERITI, UN BILANCIO PREOCCUPANTE.

In Italia gli Operatori delle Forze di Polizia feriti durante i servizi di ordine pubblico sono raddoppiati rispetto allo scorso anno.
Una escalation di violenza che rappresenta una vera minaccia per l’intera società e per tutto l’apparato di sicurezza.

Il SIC condanna fermamente questi atti, che non hanno nulla a che fare con lo spirito sportivo e la passione per il calcio.

Chiediamo alle autorità competenti di prendere provvedimenti immediati e duri nei confronti di questi criminali che hanno trasformato il divertimento del gioco in una arena da combattimento.

E allo stesso tempo chiediamo di garantire la sicurezza per le Donne e gli Uomini in divisa che quotidianamente affrontano, senza esitazione, una criminalità sempre più violenta ed efferata.
Il calcio deve essere uno strumento di aggregazione e di pace, non di violenza e di odio.

È dovere di tutti tutelare questo valore e garantire che gli eventi sportivi si svolgano in un clima di rispetto e di civiltà.

Ieri, prima del derby Lazio-Roma, la Capitale ha assistito a scenari di violenza e guerriglia urbana che hanno messo a rischio l’incolumità dei tifosi, dei cittadini e delle Forze dell’Ordine.

TREDICI AGENTI FERITI, UN BILANCIO PREOCCUPANTE.

In Italia gli Operatori delle Forze di Polizia feriti durante i servizi di ordine pubblico sono raddoppiati rispetto allo scorso anno.
Una escalation di violenza che rappresenta una vera minaccia per l’intera società e per tutto l’apparato di sicurezza.

Il SIC condanna fermamente questi atti, che non hanno nulla a che fare con lo spirito sportivo e la passione per il calcio.

Chiediamo alle autorità competenti di prendere provvedimenti immediati e duri nei confronti di questi criminali che hanno trasformato il divertimento del gioco in una arena da combattimento.

E allo stesso tempo chiediamo di garantire la sicurezza per le Donne e gli Uomini in divisa che quotidianamente affrontano, senza esitazione, una criminalità sempre più violenta ed efferata.
Il calcio deve essere uno strumento di aggregazione e di pace, non di violenza e di odio.

È dovere di tutti tutelare questo valore e garantire che gli eventi sportivi si svolgano in un clima di rispetto e di civiltà.

 

 

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Fesi 2024, il regno della rappresentanza militare continua…

n questi giorni abbiamo visto pubblicati numerosi avvisi relativi alla firma dell’accordo definitivo del FESI (Fondo per l’Efficienza dei Servizi Istituzionali) per l’anno 2024.
Fatta eccezione per quanto riguarda gli aumenti per la c.d. “Produttività Collettiva”, ossia quella relativa ai rispettivi ruoli e gradi, molte perplessità si rilevano in merito alla c.d. “Produttività Specifica” e ancor di più sulle future progettualità indicate.

Abbiamo vista l’ennesima ripetizione di schemi che l’oramai estinta (?) RAPPRESENTANZA MILITARE ha proposto per anni. Prendendo spunto dall’Organizzazione Territoriale dell’Arma, ossia la maggioranza dei Carabinieri in servizio, si vogliono premiare coloro che quotidianamente sono impegnati nel garantire la sicurezza dei cittadini.

Queste parole sono importantissime!

Personalmente riteniamo che ogni Carabiniere, pur nella specificità del suo servizio che ovviamente cambia a seconda del Reparto in seno a cui lo svolge, ha come fine principale proprio la sicurezza del cittadino, il rispetto delle leggi e la salvaguardia delle Istituzioni…almeno così ricordiamo di aver giurato.

Tuttavia, scorrendo l’elenco dei destinatari di questa benedetta “Produttività Specifica”, su 24 potenziali beneficiari, ben 13 riportano la parola Comandanti e/o similari, e 5 si riferiscono a Specifici Reparti (nella fattispecie GIS, Centrali Operative dell’Organizzazione Territoriale, Squadroni Eliportati Cacciatori, 7° e 13° Reggimento, RIS e RACIS). Solo in 6 casi è fatto riferimento a determinate categorie del personale, nello specifico chi presta servizio: nelle Stazioni disagiate, nelle Isole Minori, nelle Stazioni sopra i 700 m. s.l.m., nei referenti telematici fino a livello C.do Provinciale, nei militari addetti alla ricezione del pubblico alle Stazioni di 1^ e 2^ Fascia, infine i medesimi militari in servizio nelle Stazioni di 3^ fascia.
Ci sembra sufficiente specificare questa distinzione per rendere manifesto il fine di questa produttività specifica che nulla ha a che fare con il giusto premio di chi è davvero attivo nel garantire la sicurezza del cittadino.

Nei successivi 16 obiettivi da raggiungere con la c.d. “Progettualità”, specificatamente indicati dal Comando Generale, SM – Ufficio Trattamento Economico, si valuterà la possibilità di adottare compensi per valorizzare i Comandanti di Reparto Speciale e Sezione Scorte, i Comandanti di Nucleo Forestale, Nucleo Parco e Nucleo tutela Biodiversità, Capi Sezione Segreteria e Personale – Operazioni e Logistica, nonché diversi operatori specializzati.

Siamo perplessi da tali informazioni non riuscendo a scorgere il fine della sicurezza del cittadino ma bensì quello di garantire, come succedeva nell’antica Roma, ai clientes il vincolo con il patronus. I Carabinieri sono al servizio della Patria e dei cittadini ma sudditi di nessuno.

Le maggiorazioni indicate e fornite in sede di accordo sul FESI, rischiano di alimentare differenze tra Reparti e nello stesso personale.

La maggior parte dei militari della territoriale, ossia quelli che garantiscono la sicurezza ai cittadini sulla base del loro ruolo di prossimità alle comunità, rimane esclusa dalle citate proposte di maggiorazione.

Si intendono premiare solo i Comandanti dei Reparti Speciali, senza prendere in considerazione il fatto che le fortune di queste figure dipendono dai numerosi sacrifici degli addetti.

Sono citati infine Reparti Speciali o Mobili che da anni godono di un trattamento economico di riguardo. In questo scenario, il vertice investigativo dell’Arma dei Carabinieri, ossia il RAGGRUPPAMENTO OPERATIVO SPECIALE, da sempre impegnato nel contrasto di ogni forma di associazione criminale mafiosa e terroristica, è come sempre NON PRESO MINIMAMENTE IN CONSIDERAZIONE.

Il FESI andrebbe rivisto totalmente, andando davvero a interessare la tutela della Sicurezza dei cittadini italiani che non è garantita solamente dalle figure di vertice, bensì dal personale impegnato in prima linea al contrasto della criminalità sul territorio e a livello transnazionale.

La Segreteria Nazionale

del Sindacato Indipendente Carabinieri

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Chieti, truffatore investe un Carabiniere per sfuggire alla cattura. Solidarietà del SIC

Nella mattinata del 10 aprile 2025, in Chieti, due militari in abiti borghesi, in servizio al Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Chieti, intercettavano l’autore di diverse truffe operate in danno di persone anziane.

Alla vista dei Militari, il malvivente fuggiva a bordo della sua autovettura, investendo il Maresciallo, che riportava fortunatamente solo lievi lesioni.

L’altro collega, rischiando la stessa sorte, esplodeva dei colpi di arma da fuoco, attingendo i pneumatici dell’autovettura.

L’autore riusciva a dileguarsi, facendo perdere le sue tracce, mentre sul posto intervenivano numerosi colleghi a supporto.

Il SIC ed il Segretario Generale Regionale Abruzzo e Molise, Gabriele Umberto Giannico, esprimono il loro plauso e la loro solidarietà ai militari coinvolti, augurando al Maresciallo pronta guarigione.

Rivolgiamo, altresì, un plauso ai colleghi che prontamente si sono attivati per le indagini e per le ricerche del fuggiasco.

 

Il Segretario Generale Regionale

Gabriele Umberto Giannico

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Violenza di genere. I Carabinieri fanno il loro dovere, ma occorrono strumenti operativi e tutele

Gli episodi di violenza nei confronti delle donne stanno subendo una inquietante impennata.

Solo negli ultimi giorni, una giovane donna di Pozzuoli è stata aggredita dall’ ex marito, che, dopo averla presa a calci e pugni, ha tentato di spingerla oltre la balaustra del belvedere cittadino.

A Olbia,  un’altra donna è stata picchiata con inaudita violenza dall’ex compagno nel parcheggio di un supermercato, alla presenza di numerose persone.

In entrambe i casi, il tempestivo intervento dei Carabinieri ha permesso di evitare il peggio e assicurare gli aggressori alla giustizia.

Il SIC esprime solidarietà e vicinanza a tutte le Donne vittime di violenza di genere ed un sentito plauso per la professionalità ed il senso del dovere dimostrati dai Carabinieri della Compagnia di Pozzuoli e  del Reparto Territoriale di Olbia.È, tuttavia, indispensabile che lo Stato continui a garantire sempre di più il pieno sostegno alle Forze dell’Ordine, rafforzando gli  strumenti operativi e le tutele, sia per le vittime, sia per chi ogni giorno è impegnato nella difesa della Legalità.

 

 

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Uso della bandoliera, importanti novità in arrivo

Il SIC esprime grande soddisfazione per l’iniziativa del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri che, con circolare odierna, ha inteso rimodulare l’impiego della bandoliera, escludendone l’utilizzo nei contesti operativi e limitandolo a quelli di rappresentanza e di servizio all’interno delle caserme.

Un passo fortemente perorato dal SIC, che rappresenta il segnale di un’Amministrazione che si evolve, mantenendo lo sguardo verso le proprie radici ma muovendo nuovi passi nella direzione di un’attitudine all’attività operativa più realistica ed adeguata ai tempi.

E’ questo l’esempio lampante dei frutti che una collaborazione trasparente e costruttiva tra APCSM e Vertici può donare alle Donne e agli Uomini in divisa che, quotidianamente, si spendono nella difesa dei cittadini e delle Istituzioni dello Stato.

Fluminimaggiore, 7 aprile 2025

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Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto-Legge “Sicurezza”. Soddisfazione del SIC.

Con piena soddisfazione, il SIC  ha appreso che, nella serata del 4 aprile 2025, il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto-legge “Sicurezza” che contiene diverse misure a tutela delle forze di polizia e in generale sulla pubblica sicurezza.
Con numerosi comunicati, il SIC ha chiesto al Governo l’approvazione di nuove norme per difendere e tutelare le Donne e gli Uomini in divisa tra i quiali:

02 agosto 2024 uso delle bodycam sulle divise degli Operatori  delle Forze dell’Ordine;

31 ottobre 2024 pacchetto sicurezza urgente e necessario;

02 gennaio 2025 lettera al Comandante Generale dell’Arma dove si chiede di accelerare la distribuzione delle bodycam;

08 gennaio 2025 equipaggiare tutti i Carabinieri di taser, di dash cam alle autovetture, parabrezza antiproiettile, guanti protettivi, nota al Comandante Generale dell’Arma.

Tra le maggiori novità del corposo decreto che si compone di 34 articoli, troviamo le nuove tutele per le forze dell’ordine.

Il decreto prevede maggiore protezione legale per gli agenti che usano la forza o sparano in servizio, a condizione che lo facciano per difendere sé stessi o altri cittadini in pericolo. Viene inoltre eliminata la sospensione automatica ed il ritiro dell’arma d’ordinanza.

Il nuovo testo conferma l’equiparazione della cannabis light a quella stupefacente, introducendo un divieto totale su commercio, lavorazione ed esportazione di foglie, infiorescenze e resine, nonché di tutti i prodotti contenenti sostanze derivate dalla canapa.

Le nuove misure colpiscono duramente chi organizza sit-in di protesta su binari ferroviari, strade o autostrade, impedendo la circolazione di mezzi o persone, una strategia sempre più diffusa tra gli attivisti.

Il decreto-legge stabilisce che chi partecipa a queste manifestazioni rischia da 6 mesi a 2 anni di carcere, trasformando quello che finora era solo un illecito amministrativo in un vero e proprio reato penale.

Ancora più severe le sanzioni per chi si oppone alla realizzazione di grandi opere pubbliche. In questo caso, il reato si aggrava e le pene possono aumentare fino a un terzo.

Il nuovo decreto prevede che chiunque occupi o si impossessi senza titolo di un immobile altrui o ne impedisca l’accesso al legittimo proprietario, è punito con il carcere da 2 a 7 anni.

Il SIC esprime il proprio plauso alle Autorità Governative per avere approvato in tempi rapidissimi nuove norme a tutela dei cittadini e dei Servitori dello Stato in divisa.

Norme che potranno arginare e contenere fenomeni delinquenziali che hanno registrato in questi ultimi tempi un aumento esponenziale che ha determinato una minore percezione di sicurezza tra i cittadini ed esposto, inevitabilmente, a grave pericolo l’incolumità fisica delle forze di polizia.

Siamo certi che i nuovi strumenti normativi determineranno una repentina diminuzione dei reati comuni che destano allarme e che hanno gravi ripercussioni in ambito sociale.

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Processo Askatasuna, cade l’accusa di associazione a delinquere… i paradossi del sistema penale italiano

Nella giornata di ieri 31 Marzo 2025, nel processo di primo grado, il Tribunale di Torino ha emesso  18 condanne e 10 assoluzioni contro i militanti del centro sociale Askatasuna di Torino e del movimento No Tav, imputati per le azioni dimostrative contro l’alta velocità in Val di Susa.

La Procura di Torino aveva chiesto complessivamente condanne per 88 anni di carcere.

Inoltre, nonostante i militanti di Askatasuna abbiano sempre operato come un’organizzazione ben strutturata, con sistema  paramilitare e con una strategia chiaramente eversiva, il Tribunale non ha inteso ravvedere l’associazione a delinquere.

Una sentenza che assume, paradossalmente, il sapore di una punizione verso l’operato  delle Forze dell’Ordine, da anni impegnate nei cantieri della TAV a fronteggiare le violente azioni di questi soggetti.

Il SIC è incredulo per il verdetto emesso.

Se non si inizia a giudicare con pene più severe le aggressioni in danno delle Forze di Polizia e gli attacchi allo Stato, il ciclo di violenza continuerà e a pagarne il prezzo più  alto saranno gli onesti cittadini.

IL MINISTRO DELLA DIFESA GUIDO CROSETTO E IL MINISTRO DELL’INTERNO MATTEO PIANTEDOSI DIANO UN SEGALNALE FORTE PER RESTITUIRE LA GIUSTA RICOSCENZA VERSO CHI DIFENDE QUOTIDIANAMENTE LO STATO.

«Lex est recta ratio imperandi atque prohibendi; quam qui ignorat, is est iniustus»

 

«La legge è la retta norma del comandare e proibire; e se qualcuno la ignora, è ingiusto»

 

 

 

 

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