Roma, violenza in piazza contro le Forze dell’Ordine. Basta aggressioni, il Decreto Sicurezza è necessario

Il Sindacato Indipendente Carabinieri condanna con assoluta fermezza gli episodi di violenza avvenuti ieri a Roma durante la manifestazione contro il Decreto Sicurezza.
Gli attacchi alle Forze dell’Ordine, il tentativo di sfondamento dei cordoni di sicurezza e l’utilizzo di oggetti contundenti da parte di alcuni manifestanti rappresentano azioni inaccettabili che minano l’ordine pubblico e la convivenza civile.

Le immagini che stanno circolando in queste ore mostrano scene inaccettabili: spintoni, lanci di oggetti e tentativi organizzati di sfondamento contro le Forze dell’Ordine. Episodi gravi che nulla hanno a che vedere con la legittima libertà di manifestare e che richiedono una risposta ferma delle Istituzioni.

Il Decreto Sicurezza, attualmente in discussione, introduce misure concrete per rafforzare la legalità e la protezione dei cittadini. Tra queste, l’inasprimento delle pene per l’occupazione abusiva di immobili, l’istituzione di tutor per le vittime di usura e il potenziamento degli organici delle Forze dell’Ordine.

Il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha dichiarato che nel solo 2023 sono state effettuate circa 15.000 assunzioni, di cui oltre 3.500 in aggiunta al turnover, annunciando un ulteriore piano di rafforzamento degli organici pari a 22.000 nuove unità entro i prossimi due anni.

Il SIC sostiene ogni provvedimento volto a garantire maggiore sicurezza, dignità e operatività ai servitori dello Stato. Ribadiamo la nostra fiducia nelle Istituzioni e nel percorso intrapreso per rafforzare il sistema di sicurezza nazionale.

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Solidarietà ai Carabinieri feriti durante l’arresto di un noto tiktoker: l’Arma non si piega davanti alla violenza

Il Sindacato Indipendente Carabinieri esprime massima solidarietà e piena vicinanza ai militari dell’Arma feriti durante l’intervento che ha portato all’arresto del noto tiktoker Michele Napolitano, avvenuto nei pressi di via Acton, a Napoli, durante i festeggiamenti per la fine del campionato.

I Carabinieri, nell’ambito del complesso dispositivo di ordine pubblico predisposto per garantire la sicurezza dei cittadini, hanno intercettato tre persone a bordo di uno scooter che tentavano di forzare un varco d’interdizione. Alla vista della pattuglia, uno dei soggetti – successivamente identificato in Michele Napolitano – è fuggito a piedi, abbandonando una pistola con matricola abrasa e colpo in canna, poi sequestrata nei giardini del Molosiglio.

Durante l’inseguimento e le fasi concitate dell’arresto, il soggetto ha opposto violenta resistenza, ingaggiando una colluttazione che ha provocato contusioni ed escoriazioni ai militari, poi giudicate guaribili in sette giorni.

Il Sindacato condanna fermamente ogni forma di violenza nei confronti delle Forze dell’Ordine, e ribadisce con forza che chi serve lo Stato non può essere lasciato solo. I nostri Carabinieri operano ogni giorno, anche in contesti complessi e ad alto rischio, con straordinaria professionalità, sangue freddo e spirito di sacrificio.

A loro va il nostro ringraziamento, la nostra vicinanza concreta.

Questi episodi, anziché scoraggiare, rafforzano il nostro impegno nel difendere la dignità e l’incolumità di ogni donna e uomo in divisa. Chiediamo con fermezza che simili atti non vengano minimizzati e che si proceda con la massima severità nei confronti di chi aggredisce rappresentanti dello Stato nell’esercizio delle loro funzioni.

Festeggiamenti Campionato a Napoli e provincia. Carabinieri in prima linea

Il Sindacato Indipendente Carabinieri esprime profondo orgoglio e viva soddisfazione per l’eccellente riuscita del dispositivo di ordine pubblico attuato in occasione dei festeggiamenti per la fine del campionato a Napoli e in tutta la provincia.

Un evento atteso e partecipatissimo che, grazie a una macchina organizzativa imponente e perfettamente rodata, si è svolto in un clima di assoluta tranquillità. Migliaia di cittadini hanno potuto vivere un momento di gioia collettiva all’insegna della sicurezza, sotto l’attenta e competente vigilanza dell’Arma dei Carabinieri che, per far fronte all’evento, ha schierato oltre 500 militari.

Protagonisti assoluti del successo operativo sono stati il Comando Provinciale di Napoli e il X Reggimento Carabinieri “Campania”, parte integrante e determinante del dispositivo, che hanno agito in piena sinergia, garantendo un controllo capillare del territorio e una risposta pronta a ogni potenziale criticità.

Il Comando Provinciale ha diretto l’intero assetto operativo con straordinaria lucidità, competenza e senso istituzionale, mentre il X Reggimento ha presidiato con efficacia i punti più sensibili della città e della provincia, assicurando una presenza visibile, rassicurante e altamente professionale.

I festeggiamenti, che si sono estesi anche ai comuni dell’area metropolitana, sono stati costantemente monitorati e gestiti dai reparti dell’Arma, la cui azione ha permesso di prevenire disordini, tutelare l’incolumità pubblica e accompagnare la gioia collettiva con il senso di sicurezza che solo i Carabinieri sanno trasmettere.

Il Sindacato Indipendente Carabinieri si congratula con ogni singolo militare impiegato: uomini e donne che, con spirito di servizio, dedizione e altissima professionalità, hanno dato un esempio concreto di cosa significhi essere al servizio della collettività.

Onore a chi serve, proteggendo il presente e custodendo il valore della sicurezza con fierezza e cuore.

 

 

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Il SIC nel segno di Capaci. Contro ogni mafia, per una società fondata sulla giustizia e sul coraggio

Il 23 maggio non è solo una data. È la memoria viva di uno Stato che non si è piegato. È la ferita che ci ha insegnato a reagire. È la voce eterna di chi ha scelto la giustizia, pur sapendo di mettere a rischio la propria vita.

Il SIC – Sindacato Indipendente Carabinieri si stringe oggi nel ricordo commosso di Giovanni Falcone, di sua moglie Francesca Morvillo, e degli agenti della scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani, trucidati dalla mafia nella strage di Capaci il 23 maggio 1992.

Ricordare significa agire. Non basta la retorica. Servono scelte politiche forti, servono risorse, servono strategie nuove e uomini e donne delle Forze dell’Ordine messi in condizione di colpire al cuore i sistemi criminali, seguendo la scia tracciata da chi ha pagato con la vita l’amore per la verità.

Il SIC crede fermamente che la lotta alla mafia non si esaurisca nei tribunali o nei blitz, ma si costruisca ogni giorno con l’educazione alla Legalità, con la presenza dello Stato, con l’esempio di chi non si piega. Lo Stato c’è solo quando è vicino ai suoi servitori, quando li protegge, li ascolta e li valorizza.

Noi Carabinieri, ogni giorno in prima linea, continuiamo a servire il Paese con onore e determinazione. Perché il sangue versato in quella maledetta autostrada grida ancora giustizia. E noi rispondiamo: presenti.

Lo Stato c’è. Il SIC c’è. E non si arrende.

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Arretrati contrattuali: la verità in un mare di fandonie. Basta prese in giro

I Servitori dello Stato in divisa garantiscono la sicurezza dei cittadini ed  affrontano quotidianamente pericoli e minacce reali.

Le Donne e gli Uomini in divisa non meritano di essere trattati come l’ultima ruota del carro.

Sullo statino paga di maggio – già visibile su MySite – sono comparsi gli arretrati contrattuali, ma si tratta di briciole.

Dopo anni di attesa, l’ennesimo trattamento economico umiliante.

E il contratto? È già scaduto di nuovo.

Ad accrescere  l’amarezza e l’insoddisfazione è il ricordo di chi, solo pochi mesi fa, urlava ai quattro venti che questo rinnovo sarebbe stato “epocale”, salvo poi sedersi al tavolo della contrattazione con l’unico obiettivo di strappare qualche tessera sindacale.

Il risultato? Una farsa.

I Carabinieri sono rimasti con le mani vuote.

Dove sono coloro che hanno inneggiato e festeggiato una vittoria che ha il sapore di un raggiro per i Servitori dello Stato in divisa?

Dove sono finiti i Paladini del cambiamento?

In un Paese che trova miliardi per riarmarsi, per finanziare guerre, non si trovano mai risorse adeguate per dare il giusto riconoscimento economico a chi serve lealmente lo Stato, rischiando la vita ogni giorno.

Questo è inaccettabile.

Il SIC – Sindacato Indipendente Carabinieri – non accetta alcuna falsità.

Il SIC non svende la dignità dei suoi iscritti per un posto al sole e per un tornaconto personale.

Chiediamo a gran voce il massimo rispetto per le Donne e gli Uomini in divisa.

La menzogna, anche se apparentemente innocua, erode la fiducia e la credibilità, creando un clima di malumore e di insicurezza.

 

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Il SIC esprime vivo compiacimento per l’operazione “Drago” condotta dai Carabinieri

Il Sindacato Indipendente Carabinieri (SIC) esprime il proprio plauso per l’operazione “Drago”, che ha portato all’arresto di 11 persone coinvolte nell’assalto a due furgoni portavalori avvenuto il 28 marzo scorso a San Vincenzo (Livorno).  L’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Livorno, ha visto l’impiego di oltre 300 Carabinieri, tra cui unità speciali come il R.O.S., il GIS, il 1° Reggimento Paracadutisti “Tuscania”, gli Squadroni Eliportati “Cacciatori” di Sardegna e Sicilia, i Nuclei Elicotteri di Pisa ed Elmas, i SOS dei Battaglioni Toscana e Sardegna, e il Nucleo Cinofili di Firenze.

Il SIC sottolinea l’efficacia e la professionalità dimostrate dai colleghi nell’individuare e neutralizzare un gruppo criminale armato e altamente pericoloso, responsabile di reati gravi quali rapina pluriaggravata, detenzione e porto di armi da guerra ed esplosivi, furto pluriaggravato e ricettazione.

Questa operazione conferma l’importanza del lavoro sinergico e dell’alta specializzazione all’interno dell’Arma dei Carabinieri.  Il SIC continuerà a sostenere e valorizzare l’impegno quotidiano dei carabinieri nella tutela della sicurezza pubblica.

Avanti sempre, con forza e dignità.

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Allo studio la maglietta “polo” per tutti i Carabinieri. Il SIC non segue le mode, le anticipa. Noi lo chiedevamo da un anno!

Il SIC – Sindacato Indipendente Carabinieri accoglie con grande soddisfazione la notizia secondo cui l’Arma dei Carabinieri, su impulso del Comandante Generale Gen. C.A. Salvatore LUONGO, ha avviato uno studio concreto per l’introduzione della maglietta “Polo”, quale capo estivo, per il personale impiegato nei servizi esterni.

Si tratta di una svolta epocale che conferma come l’attuale vertice dell’Arma stia guidando l’Istituzione verso una evolutiva sicurezza, aderente alle reali esigenze operative dei Carabinieri, garantendo condizioni lavorative  più funzionali e salubri.

Ricordiamo che il SIC è stato il primo Sindacato a chiedere nel mese di maggio 2024, attraverso una nota indirizzata al precedente Comandante Generale, l’adozione della maglietta “Polo” per tutti i Carabinieri, in cui motivava l’esigenza di estendere il capo di abbigliamento a tutti i Carabinieri per incentivare la sicurezza e la salute in relazione ai disagi vissuti nei mesi estivi da migliaia di Carabinieri che operano sul territorio.

Una richiesta motivata, concreta, oggi finalmente presa in carico dai vertici dell’Arma dei Carabinieri.

I fatti ci danno ragione.

Il SIC dimostra ancora una volta di essere promotore e in prima linea nella tutela della salute e del benessere dei Carabinieri.

Ringraziamo  Comandante Generale Salvatore LUONGO per la lungimiranza e sensibilità verso le esigenze dei Carabinieri impegnati nella tutela dei cittadini.

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Roma, Carabinieri accerchiati e aggrediti da trenta pusher. E’ attacco allo Stato

Ennesima giornata di inaudita ed efferata violenza contro i servitori dello Stato.

Nel cuore del quartiere Esquilino, a Roma, durante un’operazione antidroga in via Principe Amedeo, sei Carabinieri sono stati brutalmente aggrediti da un branco di circa trenta spacciatori.

I militari erano intervenuti per fermare due pusher, ma sono stati accerchiati e colpiti con calci e pugni. Un pitbull è stato addirittura aizzato contro di loro.

Il bilancio è grave: un Carabiniere ha riportato fratture e contusioni con 30 giorni di prognosi, altri cinque sono rimasti feriti. Un video dell’aggressione è ora al vaglio degli inquirenti.

Non si tratta di una semplice aggressione.

È una dichiarazione di guerra della criminalità allo Stato.

Un attacco frontale alle Istituzioni e a chi le rappresenta. Ancor più inquietante è la segnalazione dei residenti: gli stessi pusher sarebbero tornati in zona poche ore dopo, impuniti.

Il SIC – Sindacato Indipendente Carabinieri condanna con assoluta fermezza questo vile e gravissimo atto.

Il SIC chiede con urgenza:

Il potenziamento immediato della presenza dello Stato nei quartieri ad alta densità criminale;

L’individuazione e la punizione esemplare dei responsabili;

Una netta e decisa presa di posizione da parte di tutte le Istituzioni e forze politiche.

Chi aggredisce un Carabiniere, aggredisce lo Stato.

Serve una svolta. Non si può abbandonare chi, ogni giorno, rischia la vita per proteggere la collettività.

Il SIC riafferma ed esige il pieno riconoscimento della dignità delle Donne e degli Uomini in divisa.

Solo una società civile forte, coesa e consapevole dei propri valori può sostenere la democrazia e la giustizia.

Solo uno Stato autorevole può sconfiggere la criminalità.

Il SIC non starà a guardare.

 

 

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Materassini gonfiabili? Basta proposte surreali. Rispetto per chi rischia la vita ogni giorno

Il SIC – Sindacato Indipendente Carabinieri – esprime sconcerto e indignazione per la proposta avanzata da un esponente politico di Fratelli d’Italia durante una seduta del Consiglio comunale di Bologna, che suggerisce l’uso di materassini gonfiabili per attutire la caduta dei soggetti colpiti da Taser.

Tale proposta, seppur presentata con l’intento di ridurre i rischi associati all’uso del Taser, appare completamente avulsa dalla realtà operativa delle forze dell’ordine. In situazioni di emergenza, dove la rapidità e l’efficacia dell’intervento sono cruciali per la sicurezza pubblica, l’idea di dispiegare materassini gonfiabili è impraticabile e denota una scarsa comprensione delle dinamiche operative.

Le forze dell’ordine, quotidianamente impegnate a garantire la sicurezza dei cittadini, necessitano di strumenti efficaci e di un supporto istituzionale basato su una conoscenza approfondita delle sfide che affrontano. Proposte come quella in discussione rischiano di minare la credibilità delle istituzioni e di compromettere la fiducia tra cittadini e forze dell’ordine.

Il SIC invita pertanto i rappresentanti politici a consultarsi con esperti del settore e con gli operatori sul campo prima di avanzare proposte che riguardano la sicurezza pubblica. Solo attraverso un dialogo costruttivo e informato è possibile sviluppare soluzioni efficaci e rispettose del lavoro svolto dalle forze dell’ordine.

“La sicurezza non è un gioco: rispetto per chi la garantisce ogni giorno.”

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Il sarcasmo è una scelta. noi scegliamo la serietà

Il SIC – Sindacato Indipendente Carabinieri prende atto con rammarico del contenuto ironico e sprezzante con cui un rappresentante sindacale, nella persona del signor Antonio Tarallo, ha replicato pubblicamente alle nostre considerazioni sulla necessità di tutelare la figura e la funzione di un Comandante dell’Arma.

 

Nel nostro comunicato non vi era alcun attacco personale, ma una ferma riflessione su un principio basilare: chi serve l’Arma, in ogni ruolo, merita rispetto.

Chi guida, rappresenta. E chi rappresenta i militari, ha il dovere dell’esempio.

 

Ironizzare su questi valori, fingere che siano “noiosi” o che la responsabilità sia un peso inutile, è un modo per distorcere lo spirito stesso del servizio militare.

 

Il sarcasmo è una scelta.

Noi scegliamo la serietà.

Noi scegliamo la lealtà istituzionale.

Noi scegliamo di rappresentare ogni Carabiniere, anche quando è più difficile, anche quando è più scomodo.

A chi ride del rispetto, rispondiamo con l’onore.

A chi ridicolizza la disciplina, rispondiamo con l’esempio.

A chi divide, rispondiamo uniti.

IL SIC – Non serviamo slogan, serviamo i Carabinieri. Sempre. Con forza e dignità.

La Segreteria Nazionale del SIC

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