I Servitori dello Stato in divisa garantiscono la sicurezza dei cittadini ed affrontano quotidianamente pericoli e minacce reali.
Le Donne e gli Uomini in divisa non meritano di essere trattati come l’ultima ruota del carro.
Sullo statino paga di maggio – già visibile su MySite – sono comparsi gli arretrati contrattuali, ma si tratta di briciole.
Dopo anni di attesa, l’ennesimo trattamento economico umiliante.
E il contratto? È già scaduto di nuovo.
Ad accrescere l’amarezza e l’insoddisfazione è il ricordo di chi, solo pochi mesi fa, urlava ai quattro venti che questo rinnovo sarebbe stato “epocale”, salvo poi sedersi al tavolo della contrattazione con l’unico obiettivo di strappare qualche tessera sindacale.
Il risultato? Una farsa.
I Carabinieri sono rimasti con le mani vuote.
Dove sono coloro che hanno inneggiato e festeggiato una vittoria che ha il sapore di un raggiro per i Servitori dello Stato in divisa?
Dove sono finiti i Paladini del cambiamento?
In un Paese che trova miliardi per riarmarsi, per finanziare guerre, non si trovano mai risorse adeguate per dare il giusto riconoscimento economico a chi serve lealmente lo Stato, rischiando la vita ogni giorno.
Questo è inaccettabile.
Il SIC – Sindacato Indipendente Carabinieri – non accetta alcuna falsità.
Il SIC non svende la dignità dei suoi iscritti per un posto al sole e per un tornaconto personale.
Chiediamo a gran voce il massimo rispetto per le Donne e gli Uomini in divisa.
La menzogna, anche se apparentemente innocua, erode la fiducia e la credibilità, creando un clima di malumore e di insicurezza.