Roma, Carabinieri accerchiati e aggrediti da trenta pusher. E’ attacco allo Stato

Ennesima giornata di inaudita ed efferata violenza contro i servitori dello Stato.

Nel cuore del quartiere Esquilino, a Roma, durante un’operazione antidroga in via Principe Amedeo, sei Carabinieri sono stati brutalmente aggrediti da un branco di circa trenta spacciatori.

I militari erano intervenuti per fermare due pusher, ma sono stati accerchiati e colpiti con calci e pugni. Un pitbull è stato addirittura aizzato contro di loro.

Il bilancio è grave: un Carabiniere ha riportato fratture e contusioni con 30 giorni di prognosi, altri cinque sono rimasti feriti. Un video dell’aggressione è ora al vaglio degli inquirenti.

Non si tratta di una semplice aggressione.

È una dichiarazione di guerra della criminalità allo Stato.

Un attacco frontale alle Istituzioni e a chi le rappresenta. Ancor più inquietante è la segnalazione dei residenti: gli stessi pusher sarebbero tornati in zona poche ore dopo, impuniti.

Il SIC – Sindacato Indipendente Carabinieri condanna con assoluta fermezza questo vile e gravissimo atto.

Il SIC chiede con urgenza:

Il potenziamento immediato della presenza dello Stato nei quartieri ad alta densità criminale;

L’individuazione e la punizione esemplare dei responsabili;

Una netta e decisa presa di posizione da parte di tutte le Istituzioni e forze politiche.

Chi aggredisce un Carabiniere, aggredisce lo Stato.

Serve una svolta. Non si può abbandonare chi, ogni giorno, rischia la vita per proteggere la collettività.

Il SIC riafferma ed esige il pieno riconoscimento della dignità delle Donne e degli Uomini in divisa.

Solo una società civile forte, coesa e consapevole dei propri valori può sostenere la democrazia e la giustizia.

Solo uno Stato autorevole può sconfiggere la criminalità.

Il SIC non starà a guardare.

 

 

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