LA CADUTA DEGLI DEI…un contratto dagli esiti incerti

La domanda ricorrente in questi giorni tra i Carabinieri è la seguente:

”QUANDO PERCEPIREMO I SOLDI DEL RINNOVO CONTRATTUALE?

Il SIC ha a cuore il benessere dei suoi Associati e non lascerà senza risposta questo annoso dilemma.

Gli importi del rinnovo contrattuale 2022/2024 verranno percepiti allorquando verrà  firmato dalle Sigle Sindacali e dalla Funzione Pubblica il tanto sospirato contratto.

GLI ARRETRATI RELATIVI AL 2024 VERRANNO PERCEPITI ALL’ATTO DELLA PUBBLICAZIONE DEL DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA OVVERO ENTRO IL MESE DI  MAGGIO 2025.

NON SI ESCLUDE UNA POSTICIPAZIONE DELLA CORRESPONSIONE DEGLI ARRETRATI A GIUGNO 2025.

Qualora gli arretrati vengano corrisposti a giugno 2025, i Carabinieri troveranno nel cedolino paga di quel mese il FESI (premio produzione) e gli emolumenti contrattuali…

…CON IL CONSEGUENTE INNALZAMENTO DELLE ALIQUOTE MEDIE

DI TASSAZIONE FISCALE.

“OLTRE IL DANNO, LA BEFFA!”

Il taglio del cuneo fiscale previsto nella Manovra finanziaria 2025 vedrà un’ulteriore penalizzazione per i Servitori dello Stato in divisa, prevedendo:

–        per un reddito complessivo lordo di 28mila euro,  una perdita di  294 euro l’anno;

–        per un reddito complessivo lordo di 35mila euro, una perdita di 740 euro.

In relazione a quanto sopra, come possono gli EX RAPPRESENTANTI MILITARI sventolare un rinnovo contrattuale dignitoso?

Sottoscrivere un contratto collettivo a ribasso offende la dignità di chi quotidianamente rischia la vita per garantire la sicurezza dei cittadini italiani.

Le risorse stanziate non sono adeguate a coprire l’inflazione cumulata e registrata nel triennio di riferimento.

A fronte di una inflazione attestata al 17%  negli ultimi anni, è aberrante accettare un rinnovo che preveda un incremento compreso tra il 5.70% ed il 6%,  con una perdita sulle retribuzione di oltre l’11%.

Tale previsione contrattuale è lontana anni luce dal reale recupero del potere d’acquisto progressivamente perduto in questi anni.

Se l’epilogo della negoziazione è questa, è doveroso “BIASIMARE QUESTI SINDACALISTI PER LA MINORE CAPACITÀ DIMOSTRATA NELL’ESERCIZIO DEL POTERE NEGOZIALE”.

Lo abbiamo ribadito in passato, lo stiamo dicendo adesso e continueremo a dirlo in futuro:

 “AL TAVOLO DELLA CONTRATTAZIONE NON POSSONO PARTECIPARE RAPPRESENTANTI IMPREPARATI NEL CONFRONTO CON LA FUNZIONE PUBBLICA NELLE FASI DEL PROCESSO NEGOZIALE”.

Il SIC- SINDACATO INDIPENDENTE CARABINIERI continuerà a monitorare la negoziazione, informando tempestivamente i propri Associati.

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Il Generale C.a. Aldo Iacobelli è il nuovo Comandante interregionale Podgora

Oggi, a Roma, nella caserma di via Garibaldi, si è svolta la cerimonia di insediamento al vertice del Comando interregionale ‘Podgora’ del nuovo Comandante Gen. C A. Aldo IACOBELLI.

Il Comando Interregionale  sovrintende ai Comandi  Carabinieri operanti nelle regioni Lazio, Marche, Sardegna, Toscana e Umbria.

La cerimonia si è svolta alla presenza del Generale di Corpo d’Armata Salvatore Luongo, comandante generale dell’Arma dei Carabinieri e dei Comandanti delle Legioni Lazio, Marche, Sardegna, Toscana e Umbria.

Presente per il SIC il Segretario Generale aggiunto Magg. Andrea CALÌ ed il Segretario Generale della Regione Sardegna Michele Tangianu.

Nel corso della cerimonia, il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri  Salvatore Luongo ha tracciato gli obiettivi operativi che l’Istituzione si prefigge di raggiungere nelle regioni del centro Italia, anche in vista del 25^ Giubileo a Roma.

Il Gen. C.A. Aldo Iacobelli vanta una brillante carriera militare.

Ha ricoperto numerosi e prestigiosi incarichi di comando.

Il Gen. C.A. Aldo Iacobelli è stato Presidente della Commissione di Avanzamento e Valutazione a Roma,

Generale di Divisione CC Aldo Iacobelli, Comandante della Divisione Unità Mobili Carabinieri, Comandante della Legione Piemonte e Valle d’Aosta.

Il Generale Aldo Iacobelli ha ricoperto incarichi di prestigio sul territorio quali Comandante del Nucleo Investigativo e del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Torino ove ha condotto numerose e delicate indagini e tra queste ricordiamo il rapimento di Laura Spadafora.

Il Gen. C.A. Aldo Iacobelli aveva partecipato alle delicatissime indagini e operazioni finalizzate alla liberazione di Laura Spadafora, la studentessa torinese che all’età di 15 anni, nel maggio 2000 fu rapita all’uscita da scuola. Dopo giorni di prigionia, l’allora Maggiore Iacobelli, partecipò alle fasi più importanti della liberazione avvenuta grazie anche all’intervento del Gruppo di Intervento Speciale dei carabinieri. Furono proprio i carabinieri arrivati da Livorno a organizzare il blitz all’interno dell’appartamento di via Malta 33, a Torino, dove la ragazza fu tenuta prigioniera.

Dopo la lunga esperienza torinese Aldo Iacobelli ha ricoperto per quattro anni l’incarico di Comandante del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche (Ra.C.I.S.), reparto d’elite dell’Arma, preposto a svolgere indagini tecnico-scientifiche di polizia giudiziaria di altissimo profilo.

Il Gen. C.A. Iacobelli ha maturato vaste e significative esperienze di comando sia nell’ambito dell’Organizzazione Addestrativa, quale Comandante di Plotone presso la Legione Allievi Carabinieri di Roma – ove ha ricoperto anche il prestigioso incarico di Alfiere dell’Arma dei Carabinieri sia in ambito Territoriale, operando dal 1986 al 1991 in Sardegna quale Comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile di Oristano e successivamente della Compagnia di Olbia.

Sempre in Sardegna è stato coordinatore delle Squadriglie Anticrimine, reparto di punta per la lotta ai sequestri di persona e per la ricerca di latitanti. Dopo aver comandato la Compagnia Carabinieri di Roma Parioli, da Ufficiale Superiore ha ricoperto l’incarico di Comandante del Reparto Operativo di Bari ed ha retto i Comandi Provinciali di Rimini, Cosenza e Bari. Nella sua ampia esperienza di servizio è stato inoltre Capo Ufficio Cerimoniale del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, svolgendo tale incarico contemporaneamente a quello di membro del Consiglio d’Amministrazione dell’Ente Editoriale per l’Arma dei Carabinieri, in concomitanza con la celebrazione del Bicentenario di Fondazione dell’Istituzione e dello svolgimento dell’EXPO di Milano.

Il Gen. C.A. Aldo Iacobelli è insignito delle onorificenze di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, della medaglia mauriziana al merito di dieci lustri di carriera militare, della medaglia militare al merito di lungo comando, della croce per anzianità di servizio d’oro con corona turrita, dell’attestazione di pubblica benemerenza del Dipartimento della protezione civile.

Con la sua intelligente e dinamica azione, improntata all’equilibrio anche in contesti particolarmente rischiosi e in aree particolarmente sensibili sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica per la presenza di articolati sodalizi criminali, ha guidato i propri Reparti nel raggiungimento degli obiettivi prefissati, conseguendo eccellenti risultati che hanno contribuito ad esaltare il prestigio dell’Istituzione.

Il Gen. C.A. Aldo Iacobelli ha sempre evidenziato particolari attenzioni per il benessere del personale.

Il Sindacato Indipendente Carabinieri offrirà al Gen. C.A. Aldo Iacobelli una leale e fattiva collaborazione volta a migliorare le condizione lavorative del personale posto alle sue dipendenze.

Il SIC esprime i più sinceri auguri per il prestigioso incarico.

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Assemblea Sindacale SIC nel Comando Compagnia di Egna, Bolzano-Alto Adige

Il SIC apre il mese di dicembre 2024 svolgendo le proprie attività assembleari nei Comandi Arma dislocati nel territorio dell’Alto Adige.

Il 2 Dicembre 2024, si è svolta un’importante assemblea sindacale presso le Compagnie Carabinieri di Egna (BZ)

Grande la partecipazione dei Colleghi, con i quali i Segretari Nazionali, Regionali e Provinciali si sono confrontati per raccogliere, dalla viva voce di chi opera sul territorio, le criticità, al fine di migliorare il benessere e le condizioni dei luoghi di lavoro.

Numerosi i quesiti formulati a cui sono seguite esaustive risposte da parte dei Dirigenti del SIC.

Sono stati trattati argomenti di interesse collettivo, tra cui l’assistenza e la tutela disciplinare e legale, l’assistenza ed il supporto Psicologico, con riferimento anche al fenomeno dei suicidi, e altre tematiche di interesse prioritario afferenti le condizioni lavorative del Carabiniere.

Particolarmente apprezzata la progettualità e la circolarità informativa del SIC, aperta a tutti attraverso i nostri canali social, il sito web e la nuova App “SIC Go”.

L’incontro è stato particolarmente proficuo.
Le criticità e istanze rappresentate dai Colleghi sono state subito oggetto di confronto con la scala gerarchica, che ha dimostrato di avere a cuore il benessere dei Carabinieri ed ha dato rassicurazione sulla loro immediata risoluzione.

Apprezzati gli interventi dei Segretari Nazionali Maurizio Testoni e Lucio Aceto e del Segretario Regionale Sardegna, con delega ai giovani, Marco Saderis.

Esprimiamo sincera gratitudine al Comandante di Legione e al Comandante della Compagnia per la calorosa accoglienza e la piena apertura e disponibilità verso la nostra APCSM per una trasparente collaborazione tesa ad accrescere il benessere del personale da loro amministrato.

Acquisiamo le criticità e, attraverso un leale e costruttivo confronto con i Comandanti ai vari livelli, giungiamo alla tempestiva risoluzione delle problematiche segnalate.

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Uno stato senza regole non può esistere

Nelle scorse ore, alcuni rappresentati politici hanno affermato che in Italia si sta instaurando uno “Stato di polizia”.

Tali affermazioni mortificano e delegittimano l’operato degli appartenenti alle Forze dell’Ordine che, con abnegazione ed altissimo senso di responsabilità, assicurano quotidianamente la pacifica ed ordinata convivenza tra i cittadini e sovvertono una verità che vede, al contrario, gli stessi oggetto di provocazioni e aggressioni quotidiani.

La recente guerriglia urbana di Milano è la chiara rappresentazione della inarrestabile decadenza dei valori etici e dello scarso senso di giustizia che alberga nelle metropoli italiane.

Nelle aree urbane periferiche e sovraffollate stiamo assistendo ad una crescita dei fenomeni delinquenziali e dei sentimenti di livore verso le Donne e gli Uomini in divisa.

E l’idea stessa che si possano commettere dei reati e farla franca, o cavarsela con poco, catalizza questi fenomeni, incrinando la credibilità del nostro sistema penale e la serietà delle nostre leggi sulla sicurezza.

Lo Stato è il presupposto perché i cittadini possano vivere in tranquillità e prosperità, possano fare il proprio lavoro e passeggiare serenamente nelle città. Un Paese in cui le regole sono inattendibili, perché il loro enforcement non funziona, è inaffidabile e non è credibile né all’interno né all’esterno dei suoi confini.

Le Forze dell’Ordine sono il baluardo della Democrazia e della Legalità, non il nemico di questi preziosi e fondamentali valori. Sobillare le masse contro i Servitori dello Stato porterà soltanto la nostra Nazione ad un inarrestabile decadimento socioeconomico.

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Milano sotto attacco. Danneggiamenti e violente aggressioni alle Forze di Polizia. Necessaria un’azione risolutiva contro chi attenta all’Ordine e alla Sicurezza Pubblica

Scontri e tensioni al Corvetto, quartiere periferico di Milano, nella notte fra sabato e domenica scorsi.

A innescare le violenze, la morte di Ramy Elgaml, un giovane di origine egiziana che ha perso la vita in un incidente stradale mentre sfuggiva ad un controllo di Polizia.

La periferia di Milano si è trasformata in un campo di battaglia.
Una folla violenta ha dato il via a una guerriglia urbana, scontrandosi con le Forze dell’Ordine, lanciando petardi, fumogeni, bottiglie e vandalizzando un autobus.

Solo grazie alla determinazione delle Forze Polizia, intervenute per disperdere i giovani con cariche di alleggerimento e lancio di lacrimogeni, la situazione è stata riportata sotto controllo.

Le periferie delle grandi città italiane stanno diventando un terreno fertile ed un sicuro rifugio per la criminalità organizzata.

I manifestanti non erano lì per chiedere giustizia, ma per attaccare lo Stato, rappresentato dai suoi Servitori in divisa.

I comportamenti violenti non possono e non devono restare impuniti.
È necessario un intervento risolutivo da parte dell’Autorità Giudiziaria.
Occorre un’ azione mirata contro i facinorosi.
Pene più severe con il chiaro intento di scoraggiare ogni azione che destabilizzi l’ordine e la sicurezza pubblica.

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La giusta pena per l’uccisione di un servitore dello stato?

Da qualche ora è stata resa pubblica la sentenza, divenuta ormai definitiva, nei confronti di Finnegan Lee Elder, autore materiale dell’uccisione del nostro collega Brigadiere nei Carabinieri Mario Cerciello Rega.
L’omicida dovrà scontare solamente quindici anni e due mesi di carcere.
Questa è la pena che la Suprema Corte ha voluto infliggere a chi ha ucciso un fedele Servitore dello Stato.
Una sentenza che innesca, inevitabilmente, sentimenti di rabbia perché appare non commisurata alla gravità dell’evento prodotto.
Le sentenze vanno rispettate ma possono essere commentate per la pericolosità sociale che possono costituire in determinati ambienti della malavita.
La vita di chi difende questo Paese fino all’estremo sacrificio deve ricevere il giusto valore giudiziario in quelle aule dibattimentali dove la differenza tra giusto e sbagliato deve essere necessariamente stabilito.
Ogni sentenza ha dirette ripercussioni sulla vita dei cittadini e risulta essere l’indicatore del livello di civiltà di una società.
Il SIC, a fronte dell’escalation di violenze in danno delle Forze dell’Ordine si auspica che il Legislativo intervenga con estrema urgenza, emanando norme che prevedano pene più severe.

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Video dileggiante l’Arma dei Carabinieri. È necessario soffermarsi sull’etica e sulla deontologia professionale

In queste ore viene diffuso sui social media un video che riprende dei Finanzieri che dileggiano l’Arma dei Carabinieri.

Un comportamento estremamente irrispettoso verso le Donne e gli Uomini dell’Arma dei Carabinieri che, quotidianamente, con altissimo senso di responsabilità ed abnegazione, garantiscono la sicurezza dei cittadini attraverso le oltre 5.000 Stazioni capillarmente dislocate nel territorio e con i suoi Comandi Compagnia e Provinciali.

La mancanza di rigore e di serietà danneggia la credibilità delle Forze di Polizia e delle Forze Armate.

Il rispetto reciproco tra Istituzioni deve necessariamente esistere.

Con ogni sforzo dobbiamo riscoprire e promuovere i valori etici e deontologici presenti nelle Forze di Polizia e tra questi quello del rispetto verso gli altri.

Il rispetto è una virtù che promuove l’armonia e la reciprocità nelle relazioni interpersonali, poiché spinge le persone a trattarsi con dignità e a evitare comportamenti che potrebbero danneggiare gli altri.

Siamo certi che analoghi comportamenti, altamente lesivi del prestigio delle rispettive Istituzioni, non si ripeteranno in avvenire.

Ai Colleghi della Guardia di Finanza rivolgiamo un rispettoso saluto, in un clima di leale e fattiva collaborazione per il bene della Patria e degli Italiani.

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Il SIC affida i Carabinieri alla materna protezione della Patrona, la “Virgo Fidelis”, e ricorda l’epica battaglia di Culqualber

Oggi ricorre la celebrazione della Patrona dell’Arma dei Carabinieri, la “Virgo Fidelis”.
Dall’11 novembre 1949, data di promulgazione del Breve relativo di Papa Pio XII sotto questo nome, la Vergine Maria è divenuta Patrona dell’Arma dei Carabinieri,

La scelta della Madonna “Virgo Fidelis” come celeste Patrona, cioè Santa protettrice dell’Arma, è indubbiamente ispirata alla fedeltà che, propria di ogni soldato che serve la Patria, è caratteristica dell’Arma dei Carabinieri che ha per motto: “Nei secoli fedele”.
L’8 dicembre 1949 Sua Santità Pio XII, accogliendo l’istanza di S.E. Mons. Carlo Alberto di Cavallerleone, proclamava ufficialmente Maria “Virgo Fidelis” Patrona dei Carabinieri, fissando per la celebrazione della festa la data del 21 novembre, in concomitanza della presentazione di Maria Vergine al Tempio e della ricorrenza della battaglia di Culqualber (Abissinia, ora Etiopia).

Nella battaglia di Culqualber, i Carabinieri, malgrado la sete e la fame, avevano condotto azioni con le quali erano riusciti a ripristinare, volta per volta, le posizioni perdute. Avendo finito le munizioni, continuavano a combattere all’arma bianca.
Intorno al loro comandante, i Carabinieri lottarono con tutte le loro forze, ma vennero sopraffatti dal nemico britannico, molto più numeroso, e morirono quasi tutti.

Ai pochi sopravvissuti, per l’eccezionale ed indomito coraggio dimostrato, gli stessi avversari tributarono l’onore delle armi. Per l’epica resistenza di Culqualber al Maggiore Serranti, ad altri Carabinieri ed alla Bandiera dell’Arma è stata conferita la Medaglia d’Oro al Valor Militare.

Il SIC affida i Carabinieri alla materna protezione della “Virgo Fidelis”, patrona della Benemerita e celebra la Giornata dell’Orfano ricordando il sacrificio dei propri eroi e l’impegno istituzionale di assistenza ai superstiti.

Alla “Virgo Fidelis” rivolgiamo la preghiera a Lei dedicata:
“Dolcissima e gloriosissima Madre di Dio e nostra, noi Carabinieri d’Italia, a Te eleviamo reverente il pensiero, fiduciosa la preghiera e fervido il cuore!
Tu, che le nostre Legioni invocano confortatrice e protettrice col titolo di “Virgo Fidelis”,
Tu accogli ogni nostro proposito di bene e fanne vigore e luce per la Patria nostra,
Tu accompagna la nostra vigilanza, Tu consiglia il nostro dire, Tu anima la nostra azione, Tu sostenta il nostro sacrificio, Tu infiamma la devozione nostra!
E da un capo all’altro d’Italia suscita in ognuno di noi l’entusiasmo di testimoniare, con fedeltà sino alla morte, l’amore a Dio e ai fratelli italiani. E così sia!”.Il SIC partecipa con i suoi Referenti territoriali alle cerimonie commemorative che si svolgono nel territorio nazionale.

Ringraziamo i Comandanti che hanno voluto estendere al SIC l’invito alla cerimonia della “Virgo Fidelis”.

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Il SIC presente alla cerimonia di avvicendamento del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri

Nella mattinata odierna, presso la Caserma “Salvo d’Acquisto” in Roma, si è svolta la cerimonia di avvicendamento nella carica di Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri.

Il SIC era presente all’evento con il Segretario Generale Luigi PETTINEO, il Presidente Francesco LUCIANI ed il Segretario Nazionale Responsabile della comunicazione e dell’attività informativa Francesco Piero LO IACONO.

Presenti alla cerimonia numerose Autorità governative, civili, religiose e militari.

Un evento memorabile perché le Organizzazioni Sindacali dell’Arma dei Carabinieri assistono, per la prima volta all’avvicendamento nella carica del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri.

Apprezzati gli interventi del Comandante Generale uscente, Generale C.A Teo LUZI, del nuovo Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Salvatore LUONGO, e del Ministro della Difesa, On. Guido CROSETTO, che hanno evidenziato l’importanza delle Organizzazioni sindacali nella crescita professionale e nel miglioramento delle condizioni lavorative di chi è chiamato quotidianamente a svolgere il gravoso compito di tutelare la sicurezza dello Stato.

Il SIC augura al Gen. C.A. Teo LUZI un futuro ricco di ulteriori successi.

Siamo certi che il Gen. C.A. Salvatore LUONGO si adopererà con ogni sforzo per migliorare le condizioni di benessere del personale, in un confronto leale e costruttivo con le APCSM.

Il SIC rinnova al Gen. C.A. Salvatore LUONGO gli auguri più sinceri per il pregevolissimo incarico assunto.

Il Gen. C.A. Salvatore LUONGO è il nuovo Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri

ROMA, 12 novembre 2024, nella tarda mattinata odierna, la Presidenza del Consiglio dei Mininstri ha nominato il Gen. C.A. Salvatore LUONGO quale successore del Gen C.A. Teo Luzi che lascerà il prestigioso incarico di Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri nella cerimonia di avvicendamento del prossimo 15 Novembre 2024.

Al Gen. C.A. Teo LUZI rivolgiamo un sentito ringraziamento per l’encomiabile lavoro svolto.

Il Generale di Corpo d’Armata Salvatore LUONGO è il nuovo Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri.

Il Gen. C.A. LUONGO vanta una prestigiosa carriera.
Dal mese di Giugno 2024 ha ricoperto la carica di Vice Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri e in contemporanea ha rivestito la carica di Comandante dell’interregionale “Podgora”.
Ha rivestito anche l’incarico di Capo Ufficio Legislativo del Ministero della Difesa.
Nella Capitale è già conosciuto perché ha retto il comando della Sezione del Nucleo Radiomobile, delle Compagnie di Roma Casilina e Roma Trastevere, del Gruppo di Roma, fino a diventare Comandante Provinciale.

L’Alto Ufficiale è insignito delle onorificenza di Grande Ufficiale, di
Commendatore e di Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
È stato impiegato in missioni per il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale, evidenziando eccezionali capacità di comando ed offrendo prestazioni di elevatissimo contenuto.

Con la sua intelligente e dinamica azione, improntata all’equilibrio anche in contesti particolarmente rischiosi e in aree sensibili sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica per la presenza di articolati sodalizi criminali, ha guidato i propri Reparti nel raggiungimento degli obiettivi prefissati, conseguendo eccellenti risultati che hanno contribuito ad esaltare il prestigio dell’Istituzione.

Il Gen. C.A. Salvatore LUONGO dovrà affrontare le nuove sfide sulla sicurezza nazionale ed internazionale.
Dovrà confermare la fiducia delle Autorità Governative ed accrescere la stima degli Italiani verso l’Istituzione.
Un compito non semplice ma certi che saprà affrontare con la determinazione che da sempre lo hanno contraddistinto.

Il Gen. C.A. Salvatore LUONGO ha sempre evidenziato particolari attenzioni per il benessere del personale e le condizioni lavorative di tutte le donne e uomini in divisa.

Il SIC offrirà al sig. Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Gen. C.A. Salvatore LUONGO una leale e fattiva collaborazione finalizzata alla difesa dei diritti dei Carabinieri d’Italia.

Il SIC esprime i più sinceri auguri per il prestigiosissimo incarico.