Contratto di lavoro, pubblicato il Dpr. Bene adeguamenti salariali in arrivo, ma i Carabinieri meritavano di più

Con la pubblicazione dell’accordo sindacale in Gazzetta Ufficiale, le donne e gli uomini dell’Arma dei Carabinieri potranno finalmente vedere riconosciuto il loro impegno e sacrificio.

Rimane tuttavia l’esigenza di una valorizzazione più adeguata e sostenibile nel tempo.

La dedizione e il sacrificio delle Donne e degli Uomini dell’Arma dei Carabinieri meritano un riconoscimento concreto e dignitoso, non pochi spiccioli.
Chi ha firmato questo contratto se ne assuma la responsabilità.

Fluminimaggiore, 18 aprile 2025

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Grande successo per l’assemblea sindacale del SIC presso la Compagnia Carabinieri di Carpi (MO)

Nella mattinata dello scorso 16 Aprile, il Sindacato Indipendente Carabinieri ha svolto un’ assemblea sindacale presso la Compagnia Carabinieri di Carpi (MO).

L’auditorium ha apprezzato la cristallina lealtà e la disponibilità dei Dirigenti Nazionali e Regionali della nostra Organizzazione sindacale intervenuti all’evento.

Nel corso dell’assemblea, il Segretario Nazionale Maurizio Testoni e i Dirigenti regionali del SIC hanno illustrato le attività e le opportunità offerte dalla nostra Organizzazione sindacale.

Numerosi i quesiti a cui sono seguite, a cura del Direttivo Nazionale e Regionale del SIC, risposte esaustive.

Nel corso dell’assemblea sono stati trattati specifici argomenti tra cui l’assistenza e la tutela disciplinare e legale, l’assistenza ed il supporto Psicologico.
Tematiche di interesse prioritario afferenti le condizioni lavorative del Carabiniere.

La progettualità e la circolarità informativa del SIC, aperta a tutti attraverso i nostri canali social, è stata particolarmente apprezzata.

Il confronto con i Colleghi di Carpi (MO) è stato estremamente proficuo perché ha consentito di acquisire le problematiche afferenti il benessere e le condizioni lavorative direttamente da chi opera nel territorio.

Apprezzati gli interventi del Segretario Nazionale Maurizio Testoni, responsabile dell’assistenza psicologica, del Segretario Regionale Marco Saderis, referente per i giovani e del Segretario Generale Regionale Oscar Tarsi.

Tanti i Colleghi che hanno partecipato e aderito al progetto SIC.

Un particolare ringraziamento rivolgiamo al Comandante interinale della Compagnia Lgt. C.S. Antonino Vaiana per la calorosa accoglienza e per l’empatia ed apertura dimostrata.

Il SIC offrirà al Comandante della Compagnia Carabinieri di Carpi (MO) una leale e fattiva collaborazione per il miglioramento delle condizioni lavorative dei Carabinieri da lui amministrati.

Al Signor Comandante della Legione Carabinieri Emilia-Romagna, Gen. B. Enrico Scandone, va la nostra incondizionata gratitudine per la disponibilità dimostrata verso le APCSM.

Fluminimaggiore, 17 aprile 2025

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Agenti feriti negli scontri per il derby Roma-Lazio. Gli interventi del SIC sono stati ascoltati

A distanza di pochi giorni dagli scontri tra tifosi e Forze dell’Ordine prima del derby di Roma, arrivano le prime decisioni del Viminale.

A partire dal prossimo campionato non sarà più consentito disputare di sera quegli incontri di calcio caratterizzati da un elevato rischio per l’ordine pubblico.

Ed è arrivata la stangata per le Società coinvolte ed i tifosi violenti.

Tre giornate di divieto alle trasferte per i supporter di Lazio e Roma.

Il Ministro dell’Interno ha inoltre dichiarato che d’ora in poi sarà adottata ogni ulteriore misura necessaria a garantire l’incolumità delle Donne e degli Uomini in divisa in occasione di manifestazioni.Interventi fondamentali per ristabilire una cultura della Legalità, perfettamente in linea con quanto richiesto a gran voce dal SIC, e per i quali ringraziamo sentitamente il Ministro Piantedosi ed il Governo.

 

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Far west a Ponsacco (PI), 19enne esplode 5 colpi di pistola contro Carabinieri durante un controllo. La solidarietà del SIC ai colleghi coinvolti

Nella mattinata dello scorso 12 aprile, a Ponsacco (PI), si è consumato l’ennesimo episodio di aggressione a danno di Carabinieri, con una dinamica a dir poco inaudita.
Un giovane di diciannove anni ha infatti esploso diversi colpi di pistola contro i Carabinieri che stavano procedendo al controllo del suo veicolo.

I Militari della Stazione Carabinieri di Ponsacco e dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Pontedera stavano controllando un’auto con a bordo tre ragazzi.
Nel corso del controllo, il conducente è risultato positivo all’alcoltest.
Uno degli altri due passeggeri è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico di 16 centimetri, nascosto nella tasca della giacca.
Il terzo giovane, quello che poi è stato arrestato, ha tentato la fuga dopo essere sceso dal veicolo.
Durante la fuga, il giovane si è voltato ed ha esploso cinque colpi di pistola in direzione dei Carabinieri con un revolver detenuto illegalmente.
Fortunatamente i colpi esplosi non hanno attinto i Militari.

Il ragazzo è stato arrestato e tradotto presso il carcere a Pisa per tentato omicidio, detenzione abusiva di armi e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Questa ennesima aggressione in danno dei Servitori in divisa dello Stato dimostra come l’attuale impianto normativo sia inadeguato per arginare la crescente escalation di violenza.
Il senso di impunità dilaga tra i soggetti dediti al compimento di azioni criminose.

Il SIC chiede alle Autorità Governative norme più severe e pene più afflittive per chiunque si renda responsabile di atti di violenza o attenta all’incolumità delle Donne e degli Uomini in divisa che, quotidianamente, sono chiamati a contrastare una delinquenza sempre più efferata.

Il SIC esprime il suo plauso ai Militari della Compagnia Carabinieri di Pontedera per il loro mirabile servizio a favore della Collettività.

 

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Scontri tra ultras nel derby Roma-Lazio, 13 Agenti feriti. Il SIC chiede condanne dure

Ieri, prima del derby Lazio-Roma, la Capitale ha assistito a scenari di violenza e guerriglia urbana che hanno messo a rischio l’incolumità dei tifosi, dei cittadini e delle Forze dell’Ordine.

TREDICI AGENTI FERITI, UN BILANCIO PREOCCUPANTE.

In Italia gli Operatori delle Forze di Polizia feriti durante i servizi di ordine pubblico sono raddoppiati rispetto allo scorso anno.
Una escalation di violenza che rappresenta una vera minaccia per l’intera società e per tutto l’apparato di sicurezza.

Il SIC condanna fermamente questi atti, che non hanno nulla a che fare con lo spirito sportivo e la passione per il calcio.

Chiediamo alle autorità competenti di prendere provvedimenti immediati e duri nei confronti di questi criminali che hanno trasformato il divertimento del gioco in una arena da combattimento.

E allo stesso tempo chiediamo di garantire la sicurezza per le Donne e gli Uomini in divisa che quotidianamente affrontano, senza esitazione, una criminalità sempre più violenta ed efferata.
Il calcio deve essere uno strumento di aggregazione e di pace, non di violenza e di odio.

È dovere di tutti tutelare questo valore e garantire che gli eventi sportivi si svolgano in un clima di rispetto e di civiltà.

Ieri, prima del derby Lazio-Roma, la Capitale ha assistito a scenari di violenza e guerriglia urbana che hanno messo a rischio l’incolumità dei tifosi, dei cittadini e delle Forze dell’Ordine.

TREDICI AGENTI FERITI, UN BILANCIO PREOCCUPANTE.

In Italia gli Operatori delle Forze di Polizia feriti durante i servizi di ordine pubblico sono raddoppiati rispetto allo scorso anno.
Una escalation di violenza che rappresenta una vera minaccia per l’intera società e per tutto l’apparato di sicurezza.

Il SIC condanna fermamente questi atti, che non hanno nulla a che fare con lo spirito sportivo e la passione per il calcio.

Chiediamo alle autorità competenti di prendere provvedimenti immediati e duri nei confronti di questi criminali che hanno trasformato il divertimento del gioco in una arena da combattimento.

E allo stesso tempo chiediamo di garantire la sicurezza per le Donne e gli Uomini in divisa che quotidianamente affrontano, senza esitazione, una criminalità sempre più violenta ed efferata.
Il calcio deve essere uno strumento di aggregazione e di pace, non di violenza e di odio.

È dovere di tutti tutelare questo valore e garantire che gli eventi sportivi si svolgano in un clima di rispetto e di civiltà.

 

 

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Fesi 2024, il regno della rappresentanza militare continua…

n questi giorni abbiamo visto pubblicati numerosi avvisi relativi alla firma dell’accordo definitivo del FESI (Fondo per l’Efficienza dei Servizi Istituzionali) per l’anno 2024.
Fatta eccezione per quanto riguarda gli aumenti per la c.d. “Produttività Collettiva”, ossia quella relativa ai rispettivi ruoli e gradi, molte perplessità si rilevano in merito alla c.d. “Produttività Specifica” e ancor di più sulle future progettualità indicate.

Abbiamo vista l’ennesima ripetizione di schemi che l’oramai estinta (?) RAPPRESENTANZA MILITARE ha proposto per anni. Prendendo spunto dall’Organizzazione Territoriale dell’Arma, ossia la maggioranza dei Carabinieri in servizio, si vogliono premiare coloro che quotidianamente sono impegnati nel garantire la sicurezza dei cittadini.

Queste parole sono importantissime!

Personalmente riteniamo che ogni Carabiniere, pur nella specificità del suo servizio che ovviamente cambia a seconda del Reparto in seno a cui lo svolge, ha come fine principale proprio la sicurezza del cittadino, il rispetto delle leggi e la salvaguardia delle Istituzioni…almeno così ricordiamo di aver giurato.

Tuttavia, scorrendo l’elenco dei destinatari di questa benedetta “Produttività Specifica”, su 24 potenziali beneficiari, ben 13 riportano la parola Comandanti e/o similari, e 5 si riferiscono a Specifici Reparti (nella fattispecie GIS, Centrali Operative dell’Organizzazione Territoriale, Squadroni Eliportati Cacciatori, 7° e 13° Reggimento, RIS e RACIS). Solo in 6 casi è fatto riferimento a determinate categorie del personale, nello specifico chi presta servizio: nelle Stazioni disagiate, nelle Isole Minori, nelle Stazioni sopra i 700 m. s.l.m., nei referenti telematici fino a livello C.do Provinciale, nei militari addetti alla ricezione del pubblico alle Stazioni di 1^ e 2^ Fascia, infine i medesimi militari in servizio nelle Stazioni di 3^ fascia.
Ci sembra sufficiente specificare questa distinzione per rendere manifesto il fine di questa produttività specifica che nulla ha a che fare con il giusto premio di chi è davvero attivo nel garantire la sicurezza del cittadino.

Nei successivi 16 obiettivi da raggiungere con la c.d. “Progettualità”, specificatamente indicati dal Comando Generale, SM – Ufficio Trattamento Economico, si valuterà la possibilità di adottare compensi per valorizzare i Comandanti di Reparto Speciale e Sezione Scorte, i Comandanti di Nucleo Forestale, Nucleo Parco e Nucleo tutela Biodiversità, Capi Sezione Segreteria e Personale – Operazioni e Logistica, nonché diversi operatori specializzati.

Siamo perplessi da tali informazioni non riuscendo a scorgere il fine della sicurezza del cittadino ma bensì quello di garantire, come succedeva nell’antica Roma, ai clientes il vincolo con il patronus. I Carabinieri sono al servizio della Patria e dei cittadini ma sudditi di nessuno.

Le maggiorazioni indicate e fornite in sede di accordo sul FESI, rischiano di alimentare differenze tra Reparti e nello stesso personale.

La maggior parte dei militari della territoriale, ossia quelli che garantiscono la sicurezza ai cittadini sulla base del loro ruolo di prossimità alle comunità, rimane esclusa dalle citate proposte di maggiorazione.

Si intendono premiare solo i Comandanti dei Reparti Speciali, senza prendere in considerazione il fatto che le fortune di queste figure dipendono dai numerosi sacrifici degli addetti.

Sono citati infine Reparti Speciali o Mobili che da anni godono di un trattamento economico di riguardo. In questo scenario, il vertice investigativo dell’Arma dei Carabinieri, ossia il RAGGRUPPAMENTO OPERATIVO SPECIALE, da sempre impegnato nel contrasto di ogni forma di associazione criminale mafiosa e terroristica, è come sempre NON PRESO MINIMAMENTE IN CONSIDERAZIONE.

Il FESI andrebbe rivisto totalmente, andando davvero a interessare la tutela della Sicurezza dei cittadini italiani che non è garantita solamente dalle figure di vertice, bensì dal personale impegnato in prima linea al contrasto della criminalità sul territorio e a livello transnazionale.

La Segreteria Nazionale

del Sindacato Indipendente Carabinieri

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Chieti, truffatore investe un Carabiniere per sfuggire alla cattura. Solidarietà del SIC

Nella mattinata del 10 aprile 2025, in Chieti, due militari in abiti borghesi, in servizio al Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Chieti, intercettavano l’autore di diverse truffe operate in danno di persone anziane.

Alla vista dei Militari, il malvivente fuggiva a bordo della sua autovettura, investendo il Maresciallo, che riportava fortunatamente solo lievi lesioni.

L’altro collega, rischiando la stessa sorte, esplodeva dei colpi di arma da fuoco, attingendo i pneumatici dell’autovettura.

L’autore riusciva a dileguarsi, facendo perdere le sue tracce, mentre sul posto intervenivano numerosi colleghi a supporto.

Il SIC ed il Segretario Generale Regionale Abruzzo e Molise, Gabriele Umberto Giannico, esprimono il loro plauso e la loro solidarietà ai militari coinvolti, augurando al Maresciallo pronta guarigione.

Rivolgiamo, altresì, un plauso ai colleghi che prontamente si sono attivati per le indagini e per le ricerche del fuggiasco.

 

Il Segretario Generale Regionale

Gabriele Umberto Giannico

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Utilizzo improprio delle caselle di posta elettronica funzionale a scopo di attività sindacale. Richiesta di intervento urgente

Fluminimaggiore, 11 aprile 2025

AL SIG. COMANDANTE GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI
Gen. C.A. Salvatore LUONGO

 

 

Oggetto: Utilizzo improprio delle caselle di posta elettronica funzionale a scopo di attività sindacale. Richiesta di intervento urgente.

 

 

Illustrissimo Signor Comandante Generale,

sulla base  dei principi costituzionali di democrazia, trasparenza e neutralità, le sigle firmatarie di questa nota  segnalano alla S.V. la seguente criticità che si registra periodicamente.

Da tempo constatiamo che alcune APCSM, al solo scopo di promuovere e veicolare le proprie attività sindacali, utilizzano le caselle di posta elettronica funzionale.

È noto che la casella di posta elettronica funzionale è istituita per:

  • lo scambio di comunicazioni ufficiali, cioè per atti formalmente validi sotto il profilo giuridico-amministrativo che richiedono la relativa formale protocollazione. Si tratta delle caselle postali, certificate e non, associate alle  Aree Organizzative Omogenee, impiegate nell’ambito dei sistemi di  protocollo informatico e pubblicate nell’Indice delle Pubbliche  Amministrazioni (http://www.indicepa.gov.it).
  • le esigenze specifiche della funzione collegata al servizio.

Di recente, l’Ufficio Rapporti Sindacali del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri è intervenuto per sensibilizzare le APCSM ad un corretto utilizzo delle caselle di posta elettronica attivate presso i Comandi delle linee Territoriale, Addestrativa, Mobile e Speciale, evitando l’inoltro di materiale pubblicitario e propagandistico che non sia strettamente correlato a prioritarie esigenze di tutela e di salvaguardia della salute e del benessere dei Carabinieri.

Il persistente inoltro di materiale pubblicitario e propagandistico da parte di qualche APCSM nelle caselle di posta elettronica dei Comandi costituisce aggravio per chi è  chiamato alla  trattazione della corrispondenza digitalizzata.

È doveroso rappresentare che  le restanti  APCSM hanno aderito all’invito formulato di non inoltrare materiale pubblicitario o propagandistico a mezzo posta elettronica.

Allo stato, non esiste una specifica norma che vieti l’inoltro di comunicati sindacali nelle caselle di posta elettronica.

Esistono, comunque, principi di correttezza e di buon costume che devono assolutamente appartenere ad un Carabiniere.

Il rispetto delle regole costituisce l’elemento fondamentale della Compagine Militare.

Comportamenti irrispettosi delle regole o delle disposizioni impartite devono essere stigmatizzati perché tendono a delegittimare l’autorevolezza di un Comandante.

Vogliamo escludere che possa esistere un tacito consenso  che favorisca le APCSM che non hanno voluto accogliere l’invito formulato dal Comandante dell’Ufficio Rapporti Sindacali.

Un trattamento non perequativo potrebbe ingenerare diffusi commenti pregiudizievoli per l’Istituzione che verrebbe, inevitabilmente, accusata di trattamenti di favoritismo.

Per scongiurare il pericolo di strumentalizzazioni sul piano relazionale e comunicativo, il Comando Generale ha istituito all’interno dell’area Intranet –  Portale Leonardo Una apposita area riservata alle APCSM  con una sezione dedicata  con i vari siti internet delle APCSM. Sezione in cui ogni APCSM può promuovere le proprie attività.

Signor Comandante Generale, le sigle scriventi, fin dalla loro costituzione, hanno adottato una corretta cultura sindacale, basata sul rispetto rigoroso delle regole, volto a far conoscere, in piena trasparenza, i diritti sindacali dei propri Associati, i servizi e le opportunità offerte, prediligendo un leale confronto con l’Amministrazione.

Per questi motivi, Signor Comandante Generale chiediamo a Lei un Suo risolutivo ed immediato intervento perché vengano garantite eque condizioni di trattamento.

Un deferente saluto.

 

Il Segretario Generale del SIULM Carabinieri
Giuseppe Rifino

Il Segretario Generale del SIC
Luigi Pettineo

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Flessibilità degli orari di servizio di 36 ore settimanali su 4 giorni nei Comandi di Vertice e di Legione

Fluminimaggiore, 10 aprile 2025

 

AL SIG. COMANDANTE GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI
Gen. C.A. Salvatore LUONGO
ROMA

OGGETTO: Flessibilità degli orari di servizio di 36 ore settimanali su 4 giorni nei Comandi di Vertice e di Legione.

Sig. Comandante Generale,
In un clima di leale e fattiva collaborazione, finalizzata ad accrescere il benessere dei nostri Associati, sottoponiamo alla Sua attenzione la seguente riflessione e proposta.

La durata dell’orario ordinario di lavoro di 36 ore settimanali, ripartito attualmente nell’arco di 5 giorni per i Comandi di Vertice e di Legione; a tal fine si propone di valutare la possibilità di introdurre la flessibilità degli orari per i suddetti Comandi prevedendo la ripartizione dell’orario di servizio in 4 giorni, invece di 5, previa autorizzazione del Comandante di Corpo.
La riarticolazione dell’orario in 4 giorni si rivelerebbe uno strumento gestionale prezioso, che permetterebbe ai Comandanti di Corpo di mantenere la continuità operativa dei reparti e garantire allo stesso tempo una maggiore attenzione alle condizioni del personale.

La nostra proposta mira a migliorare le condizioni lavorative e a garantire un adeguato bilanciamento tra le esigenze istituzionali e quelle personali.
La fruizione dell’orario flessibile potrà essere concessa previa valutazione del Comandante di Corpo finalizzata a contemperare le esigenze familiari e personali del militare istante con le esigenze di servizio volte a garantire l’efficacia e la prontezza della componente dello strumento militare.

Tale autorizzazione è:
– da valutare caso per caso;
– soggetta a sospensione o revoca da parte del Comandante di Corpo, nei casi in cui le esigenze istituzionali/funzionali risultino incompatibili con l’autorizzazione concessa.
In virtù di tale proposta, il personale militare potrà beneficiare di una flessibilità che garantisce un equilibrio tra le necessità personali e le esigenze istituzionali, rafforzando il benessere dei militari senza compromettere l’efficienza dei Comandi.
L’applicazione della flessibilità degli orari di servizio nell’ambito dei Comandi di Vertice e di Legione consentirebbe:
– una maggiore sensibilità ed attenzione a situazioni familiari gravi e difficoltà economiche dei militari;
– un risparmio notevole dei costi di funzionamento delle strutture militari (riduzione delle spese gestionali per gas, acqua, corrente elettrica, gasolio per riscaldamento, eccetera);
– un maggiore recupero psicofisico delle risorse umane disponibili;
– di assicurare, comunque, la continuità del servizio e la funzionalità degli uffici del Reparto, predisponendo, come già analogamente avvien per le giornate di sabato un Nucleo di Risposta per ogni Reparto/Servizio per le giornate di Venerdì;
– una giornata in più di riposo ai militari che vedrebbero ridursi, nell’arco del mese, le spese di viaggio per raggiungere la sede di servizio e trascorre più tempo in famiglia, tenendo presente che chi lavora negli uffici non percepisce alcuna indennità accessoria e la riduzione dei costi dovuti per andare a lavoro creerebbe una maggiore condizione di benessere.- di assicurare, comunque, la continuità del servizio e la funzionalità degli uffici del Reparto, garantendo almeno il 50% della forza presente il lunedì e il venerdì (esempio: 50% dei militari lavorerebbero da Lunedì al Giovedì mentre l’altro 50% da Martedì a Venerdì, con conseguente e sostanziale contenimento delle spese di funzionamento delle strutture militari e continuità di presenza negli uffici).

L’introduzione della settimana su 4 giorni nei Comandi di Vertice e di Legione per il personale addetti agli uffici potrebbe rappresentare un’importante soluzione per incentivare il benessere e un progresso dei diritti dei Carabinieri che avranno la possibilità di godere di una maggiore autonomia, garantendo comunque la piena funzionalità dei Comandi, per altro una soluzione simile è stata fatto propria dallo Stato Maggiore dell’Esercito che a riguardo ha emanato appositiva direttiva avente nr.8002 ed 2024.

In ultimo non è da sottovalutare che un orario di servizio articolato dalle ore 08.00-17:30 dal Lunedì al Giovedì consentirebbe di avere presenti mattina e pomeriggio (salvo i periodi di licenza) tutti i Militari di uffici/servizi tenendo conto delle limitate risorse umane oggi disponibili, (ci sono al momento Uffici all’interno di ogni Reparto e/o Servizio con un solo addetto).
Siamo certi che questa riflessione e proposta verrà da Lei opportunamente valutata.

Colgo l’occasione per formulare sinceri saluti.

 

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Violenza di genere. I Carabinieri fanno il loro dovere, ma occorrono strumenti operativi e tutele

Gli episodi di violenza nei confronti delle donne stanno subendo una inquietante impennata.

Solo negli ultimi giorni, una giovane donna di Pozzuoli è stata aggredita dall’ ex marito, che, dopo averla presa a calci e pugni, ha tentato di spingerla oltre la balaustra del belvedere cittadino.

A Olbia,  un’altra donna è stata picchiata con inaudita violenza dall’ex compagno nel parcheggio di un supermercato, alla presenza di numerose persone.

In entrambe i casi, il tempestivo intervento dei Carabinieri ha permesso di evitare il peggio e assicurare gli aggressori alla giustizia.

Il SIC esprime solidarietà e vicinanza a tutte le Donne vittime di violenza di genere ed un sentito plauso per la professionalità ed il senso del dovere dimostrati dai Carabinieri della Compagnia di Pozzuoli e  del Reparto Territoriale di Olbia.È, tuttavia, indispensabile che lo Stato continui a garantire sempre di più il pieno sostegno alle Forze dell’Ordine, rafforzando gli  strumenti operativi e le tutele, sia per le vittime, sia per chi ogni giorno è impegnato nella difesa della Legalità.

 

 

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