Atto dovuto e condanna preventiva?

Nel giorno in cui l’Italia saluta con dolore il Brigadiere Capo Carlo Legrottaglie, ucciso in servizio da un rapinatore armato, apprendiamo che i Poliziotti intervenuti per bloccare la fuga e fermare la violenza sono stati iscritti nel registro degli indagati per “omicidio colposo”.

Il solito, beffardo “atto dovuto”.

È un colpo al cuore della nostra Divisa.

Un segnale pericoloso proprio mentre onoriamo chi muore servendo lo Stato.

Lo stesso Stato espone chi lo difende a gogna giudiziaria, mediatica e ad aggravio economico, colpendo proprio chi ha agito con dedizione e si è esposto a grave pericolo.

Incredibilmente, chi aggredisce lo Stato gode oggi di più tutele di chi lo difende.

Questo paradosso giuridico e umano va cancellato.

L’automatismo dell’iscrizione come “atto dovuto” non è un atto neutro: è una condanna preventiva, mascherata da formalismo.

È il meccanismo con cui si infanga la reputazione di chi ha agito legittimamente e con coraggio, per evitare ulteriori crimini e difendere i cittadini.

 

I danni sono evidenti:

Famiglie umiliate pubblicamente, figli marchiati, mogli costrette al silenzio.

Colleghi costretti a difendersi sebbene innocenti, pagando avvocati prima ancora che si capisca se sono effettivamente indagabili.

Effetto “freno” sul campo: l’esitazione nell’intervento per il timore di finire il giorno dopo in un’aula di tribunale.

 

Il SIC – Sindacato Indipendente Carabinieri – chiede ufficialmente a:

Ministro della Difesa,

Ministro dell’Interno,

Presidente del Consiglio dei Ministri,

Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri,

Capo della Polizia di Stato,

 

di attuare con urgenza le seguenti misure:

 

  1. Abolizione dell’automatismo dell’“atto dovuto”

L’iscrizione nel registro degli indagati deve avvenire solo a seguito di un accertamento preliminare oggettivo, non come passaggio meccanico legato all’autopsia.

 

       2.Applicazione immediata del Decreto Sicurezza 2025

Attuare senza rinvii la norma già approvata che prevede la copertura integrale delle spese legali per gli operatori delle Forze dell’Ordine indagati per fatti di servizio.

 

  1. Istituzione di un fondo di sostegno psicologico e familiare

Assicurare tutela psicologica e supporto concreto alle famiglie esposte a trauma e giudizio pubblico.

 

  1. Apertura di un tavolo tecnico permanente*

Con i rappresentanti delle Forze Armate, delle Forze di Polizia e dei sindacati per:

 

  • aggiornare protocolli e regole d’ingaggio sull’uso delle armi;

 

  • rafforzare la formazione operativa e giuridica;

 

  • incentivare la dotazione di body-cam e strumenti non letali.

 

Lo Stato ha il dovere costituzionale di proteggere chi lo serve, non di condannarlo preventivamente.

Ogni volta che un Carabiniere o un Poliziotto viene iscritto nel registro degli indagati per aver fatto il proprio dovere, muore un pezzo di credibilità delle Istituzioni.

Non possiamo più accettarlo.

Il SIC porterà questa battaglia ovunque: nei tavoli istituzionali, nei media, in Parlamento.

Perché la fedeltà che pretendiamo da chi indossa l’uniforme va ricambiata con giustizia, protezione e rispetto.

 

Fluminimaggiore, 14 giugno 2026

*Norme di riferimento

 

Art. 53 c.p. – Uso legittimo delle armi da parte del pubblico ufficiale

Art. 27 Costituzione – Presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva

D.Lgs. 15 marzo 2010, n. 66 – Codice dell’Ordinamento Militare

Decreto Sicurezza 2025 – Copertura delle spese legali per operatori indagati per fatti di servizio (in attesa della pubblicazione definitiva in G.U.)

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Il SIC presente alle esequie del Brigadiere dei Carabinieri Carlo Legrottaglie

Questa mattina, il SIC, rappresentato dal Segretario Generale Regionale della Puglia, Vito Quagliara, ha preso parte alle esequie solenni del Brigadiere dei Carabinieri Legrottaglie, ucciso in servizio a Francavilla Fontana (BR) lo scorso 12 giugno.
La nostra presenza si imponeva come un dovere sentito, per testimoniare con rispetto la nostra vicinanza alla famiglia, ai colleghi e all’intera comunità dell’Arma, che oggi piange un Eroe.
Il Brigadiere Legrottaglie ha incarnato in modo esemplare i valori fondanti del Carabiniere: il senso del dovere, la lealtà verso lo Stato e l’estremo sacrificio in nome della Legalità.
Il suo esempio deve essere una guida per tutti, ma soprattutto per i giovani Carabinieri che oggi si trovano ad operare in territori complessi, contro una criminalità sempre più spietata.
Il nome di Carlo Legrottaglie, il suo gesto, il suo coraggio devono diventare un faro, un punto di riferimento incrollabile per chi ha scelto questa uniforme.
Non possiamo, e non dobbiamo, dimenticarlo.
La presenza alle esequie del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e la profonda partecipazione popolare hanno reso evidente, ancora una volta, quanto forte e sincero sia il legame tra i cittadini e i Carabinieri. Un legame che si fonda sulla certezza che ogni Carabiniere rappresenti un baluardo di Sicurezza sul territorio.
Siamo certi che al collega Legrottaglie verranno tributate le giuste onorificenze per il fulgido esempio di elette virtù militari e civili spinte sino all’estremo sacrificio.
Alla Famiglia del Brigadiere e a tutti i colleghi che hanno servito al suo fianco, giunga il nostro più profondo cordoglio e la promessa che il suo nome non sarà dimenticato.

Il SIC – Sindacato Indipendente Carabinieri

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Il SIC a fianco di Confimea per il festival dello sport inclusivo

Il SIC – Sindacato Indipendente Carabinieri è orgoglioso di partecipare e sostenere il Festival dello Sport Inclusivo, promosso da Confimea Sanità con la collaborazione di importanti realtà sanitarie e istituzionali.
Un evento dedicato alla salute, all’inclusione e alla prevenzione, dove sarà possibile effettuare gratuitamente lo screening di baropodometria digitalizzata, grazie al contributo del main sponsor Medical Support.
Per il SIC, la vicinanza al mondo della prevenzione e dell’inclusione non è solo un valore, ma una missione.
Questo evento è una chiara dimostrazione della sincera amicizia e della stima reciproca che lega il nostro Segretario Generale, Luigi Pettineo, al dott. Giorgio Asquini, Presidente di Confimea Sanità, ideatore e promotore dell’iniziativa.

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Francavilla Fontana (BR), Carabiniere perde la vita in un conflitto a fuoco. Il SIC si stringe intorno ai familiari del nostro collega

La Segreteria Generale Nazionale del SIC esprime il più profondo cordoglio per la tragica uccisione del Brigadiere Carlo Legrottaglie, colpito a morte durante un inseguimento nella contrada Rosea di Francavilla Fontana (BR).

Il Brigadiere Legrottaglie, originario di Ostuni, a 59 anni,  ormai prossimo alla pensione, era ancora in servizio operativo.

L’intervento del Nucleo Radiomobile si è trasformato in un violento conflitto a fuoco.

I malviventi, abbandonata la loro auto, hanno esploso numerosi colpi d’arma da fuoco, colpendo mortalmente il collega a poche settimane dal suo meritato congedo

Alla famiglia del Brigadiere Legrottaglie, ai colleghi della Compagnia di Francavilla Fontana e all’intera Arma, va l’abbraccio solidale di tutti gli iscritti al SIC.

Al personale impegnato nell’indagine ribadiamo pieno sostegno: le responsabilità devono essere accertate in tempi rapidi e i responsabili consegnati alla Giustizia senza esitazioni.

Questo ennesimo lutto conferma la pericolosità quotidiana del servizio e l’urgente necessità di:

  1. Aggiornare i protocolli operativi per gli inseguimenti in aree rurali e periurbane, riducendo l’esposizione al fuoco nemico.

 

  1. Potenziare l’equipaggiamento individuale (giubbotti balistici di IV classe, body-cam, dotazioni di visori notturni e taser) e i kit di primo soccorso tattico in pattuglia.

 

  1. Rendere immediatamente esecutive le recenti misure legislative di inasprimento delle pene per chi usa armi contro gli operatori di polizia, affinché non restino mere dichiarazioni d’intenti.

 

Il SIC proseguirà senza tregua la propria azione di pressing istituzionale  dal Ministero della Difesa al Comando Generale  affinché la sicurezza dei Carabinieri torni al centro dell’agenda politica e operativa. Pretendiamo atti tangibili, non passerelle mediatiche: i nostri colleghi hanno diritto a tornare a casa vivi alla fine del turno.

In memoria del Brigadiere Legrottaglie rinnovo l’appello a tutte le forze politiche affinché sostengano con urgenza un “pacchetto sicurezza operatori” che includa risorse, tutele legali rafforzate e dotazioni all’altezza delle minacce odierne.

 

Fluminimaggiore, 12 giugno 2025

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Jesi (AN), Carabiniere ferito in servizio durante un intervento. Il plauso e la solidarietà del SIC

La Segreteria Regionale SIC Marche esprime la propria profonda solidarietà e vicinanza al collega rimasto ferito durante un delicato intervento avvenuto a Jesi, in via Gramsci, dove un uomo, barricato nella propria agenzia immobiliare, ha dato in escandescenze, minacciando gesti estremi e aggredendo i Militari intervenuti.

Secondo quanto riportato da fonti ufficiali, il soggetto un uomo anziano, oggetto di provvedimento di sfratto, ha resistito per ore all’esecuzione dell’ordinanza, armato di coltello e con una tanica di liquido infiammabile, rendendo necessaria la presenza di un negoziatore dell’Arma. Durante l’irruzione, un nostro collega è stato colpito al braccio da un fendente. Un episodio che non può lasciarci indifferenti.

Ancora una volta, viene confermato quanto il lavoro dei Carabinieri comporti una costante esposizione a pericoli gravi, in contesti imprevedibili e spesso privi di tutele adeguate. Nonostante tutto, i nostri colleghi operano sempre con eccezionale professionalità, sangue freddo e profondo senso dello Stato, senza mai lasciare da parte il profondo senso di umanità verso chi, a volte, agisce in preda ad una terribile disperazione.

La Segreteria Regionale SIC Marche, formula al Carabiniere ferito i più sentiti auguri di pronta e piena guarigione. Il nostro pensiero lo accompagna in queste ore e rappresenta l’abbraccio simbolico di tutti i colleghi marchigiani.

La Segreteria Regionale SIC Marche conferma il proprio impegno costante al fianco di ogni Carabiniere: non solo nelle ore difficili, ma ogni giorno, per difendere e valorizzare l’enorme sacrificio che le donne e gli uomini in uniforme compiono con discrezione, umiltà e dedizione assoluta al Paese.

 

 

Il Segretario Generale Regionale

del SIC Marche

Augusto Vona

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211° anniversario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri. Il SIC celebra l’Arma e rilancia con orgoglio la propria missione sindacale

Nel giorno in cui si celebra il 211° Anniversario della Fondazione dell’Arma dei Carabinieri, il SIC – Sindacato Indipendente Carabinieri si unisce con rispetto, commozione e orgoglio a tutti coloro che indossano, o hanno indossato, l’uniforme, onorando il giuramento prestato al servizio della Patria e della collettività.

Questa non è solo la Festa dell’Istituzione, ma è ancor prima la Festa delle sue donne e dei suoi uomini, in servizio e in congedo.

È la festa dei Carabinieri caduti, delle loro famiglie, delle Vittime del Dovere, di chi combatte ogni giorno con dignità, sacrificio e senso dello Stato.
Il SIC vuole dedicare questo momento a tutti i Carabinieri, anche a coloro che oggi portano avanti le istanze della categoria attraverso gli strumenti sindacali, con fermezza ma sempre con lealtà all’Arma e alla Costituzione.

Un anno fa terminava il sistema della rappresentanza militare: da allora, il SIC si è imposto come una delle realtà più attive, coerenti e rispettose della normativa vigente, portando avanti con energia e determinazione battaglie vere, senza privilegi e senza scorciatoie.

Abbiamo dimostrato che, anche con una legge sindacale imperfetta e limitante, è possibile fare sindacato con serietà, trasparenza e spirito di servizio. Le regole del gioco non le scegliamo noi, ma le rispettiamo. Eppure, anche dentro queste regole, noi stiamo cambiando il gioco.

Per noi del SIC, questa giornata rafforza il nostro impegno:
A difendere con forza i diritti dei Carabinieri;
A migliorare le condizioni di vita e di lavoro del personale;
A portare contributi concreti ai tavoli istituzionali;
A garantire maggiore sicurezza a chi ogni giorno garantisce la sicurezza dei cittadini.

Essere Carabinieri è un orgoglio.
Rappresentarli, un dovere.
Onorarli, un impegno quotidiano.

La cerimonia ufficiale per il 211° Anniversario si svolgerà a Roma, presso Villa Borghese – Piazza di Siena.
Il Segretario Generale Nazionale del SIC, Luigi Pettineo, parteciperà ufficialmente alla cerimonia, a nome di tutta l’organizzazione, come gesto concreto di attaccamento all’Arma e ai suoi valori.

In questa giornata speciale, il SIC rinnova il proprio legame viscerale con l’Arma e la propria determinazione a continuare la battaglia sindacale con passione, indipendenza e dignità.
Avanti sempre, con forza e dignità.

Viva l’Arma dei Carabinieri. Viva l’Italia.

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Approvato il Decreto Sicurezza, risultato storico. Grande soddisfazione da parte del SIC

Il SIC – Sindacato Indipendente Carabinieri accoglie con soddisfazione l’approvazione definitiva del Decreto Sicurezza da parte del Senato, avvenuta oggi con 109 voti favorevoli, 69 contrari e un’astensione.

Questo provvedimento, atteso da anni, è il frutto di lunghe battaglie sindacali e rappresenta un passo significativo per la tutela dei cittadini e delle stesse Forze dell’Ordine.

Accanto a strumenti per l’efficace contrasto di reati come l’occupazione abusiva di abitazioni, che hanno sempre colpito le fasce più deboli della società, si introducono infatti norme che garantiranno maggiore serenità e protezione ai Carabinieri e alle Forze dell’Ordine tutte, contribuendo così, in un circolo virtuoso, a una più efficace salvaguardia della Legalità e della Sicurezza pubblica.

Nello specifico, tra gli elementi salienti, la nuova legge prevede:

  • Inasprimento delle sanzioni per coloro che compiono violenza, resistenza e lesioni gravi nei confronti degli operatori della sicurezza;
  • L’anticipo per la copertura delle spese per la tutela legale per fatti di servizio, finanche a 50.000 euro;
  • Utilizzo delle bodycam per dare piena trasparenza al nostro agire e per garantire maggiori tutele agli Operatori e ai cittadini;
  • Possibilità di procedere con arresto in flagranza differita nei confronti dei “professionisti del disordine”, che nelle manifestazioni pubbliche si rendono responsabili di danneggiamenti aggravati o altri gravi reati.

Esprimiamo il nostro apprezzamento al Governo per l’impegno dimostrato nel promuovere normative che valorizzano e sostengono il lavoro delle Forze dell’Ordine, auspicando che questo rappresenti un ulteriore passo verso il riconoscimento del ruolo fondamentale svolto dai Carabinieri nella società.

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Genova, aggressioni a Carabinieri non più tollerabili. Serve una svolta, non più giustificazioni

Ancora violenza. Ancora una mattanza.

All’alba del 2 giugno, a Genova, durante l’intervento per una rissa scoppiata in Corso Italia, sei Carabinieri sono rimasti feriti a causa dell’aggressione da parte di un gruppo di ragazzi in stato di alterazione, reduci dalla movida notturna. Solo il pronto intervento di altre pattuglie ha evitato il peggio. Sei giovani sono stati arrestati, altri denunciati.

Basta parole. Basta minimizzare.

Chi colpisce un Carabiniere o un Agente colpisce lo Stato.

E uno Stato serio non tratta con chi sferra calci, pugni o insulti a chi porta una divisa.

Prima dell’avvento delle realtà sindacali come il SIC, tutto veniva gestito e silenziato all’interno del sistema.

Le vecchie rappresentanze militari non facevano emergere ciò che accadeva davvero nelle strade.

Oggi, grazie all’azione sindacale autonoma e indipendente, queste verità non si possono più nascondere.

Le aggressioni ai Carabinieri non sono un’eccezione: sono una costante.

E noi continueremo a denunciarle senza paura.

Il SIC non si limita a chiedere, ma agisce.

Abbiamo già avviato la richiesta formale per:

– l’apertura di un tavolo interministeriale urgente, con tutte le sigle delle Forze di Polizia;

– l’introduzione di regole d’ingaggio chiare e comuni;

– l’estensione e dotazione obbligatoria di bodycam, taser e spray antiaggressione;

– l’inasprimento delle pene per chiunque aggredisce un Servitore dello Stato.

Se ogni settimana denunciamo nuove aggressioni, è perché da anni c’è un colpevole silenzio istituzionale.

Ma il silenzio genera impunità. E l’impunità uccide il rispetto.

Il SIC non resterà in silenzio.

A tutela dei Carabinieri e di tutte le Forze dell’Ordine, andremo fino in fondo.

Servono meno scuse e più azioni.

Servono leggi severe, strumenti efficaci, e una cultura del rispetto che parta da chi ci governa.

Il tempo delle richieste è finito.

Ora è il tempo delle decisioni.

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Festa della Repubblica 2025, il SIC presente alla parata dell’Arma. Orgoglio, Impegno e Rappresentanza

Il 2 Giugno è la giornata che celebra la nascita della Repubblica Italiana e i valori fondanti della nostra democrazia: libertà, partecipazione e unità nazionale.

È la festa del popolo, della Costituzione e di chi ogni giorno serve lo Stato con onore.

In questo contesto di profondo significato, il SIC – Sindacato Indipendente Carabinieri è orgogliosamente presente oggi alla parata istituzionale, con la partecipazione ufficiale del Segretario del Direttivo Nazionale, Massimo Mottola, su invito dell’Ufficio Rapporti Sindacali.

In questa giornata simbolica, il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Luongo, guida per la prima volta la rappresentanza dell’Arma nella storica cornice dei Fori Imperiali. Un segno tangibile della continuità e della forza morale che l’Arma rappresenta per il Paese.

IL SIC RICONOSCE E VALORIZZA L’IMPORTANZA DEL MESSAGGIO TRASMESSO DAL COMANDANTE, che ha già saputo dimostrare attenzione e apertura alle reali esigenze del personale.

La presenza dei Reparti Territoriali, degli Istituti di Formazione e delle Unità Speciali – tra cui il GIS – testimonia l’identità plurima dell’Arma: forza armata e forza di polizia a servizio della Repubblica e dei cittadini.

Come Sindacato Indipendente Carabinieri, rinnoviamo oggi il nostro impegno affinché la celebrazione del 2 Giugno non resti solo una ricorrenza formale, ma sia monito e stimolo per uno Stato che deve continuare ad ascoltare, tutelare e valorizzare chi ne garantisce la sicurezza.

Perché ogni Carabiniere rappresenta lo Stato. E lo Stato ha il dovere di non lasciarlo mai solo.

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Approvazione decreto Sicurezza, tutte le novità per i Carabinieri

Lo scorso 27 maggio, la Camera dei Deputati ha approvato con voto di fiducia il Decreto Sicurezza (D.L. 48/2025), un provvedimento che introduce importanti misure in materia di tutela del personale in divisa, sicurezza pubblica e riforma dell’ordinamento penitenziario.

Come SIC – Sindacato Indipendente Carabinieri, riteniamo doveroso informarvi sulle principali novità che ci riguardano da vicino:

Tutela legale rafforzata: previsto un rimborso fino a 10.000 euro per le spese legali sostenute dai militari in caso di procedimenti penali legati all’attività di servizio.

Bodycam e strumenti di tutela personale: potenziata la dotazione strumentale, con la diffusione di sistemi di videosorveglianza individuale per documentare l’intervento degli operatori.

Pene più severe per chi aggredisce un Carabiniere: inasprite le sanzioni per reati di resistenza, oltraggio, violenza e lesioni a pubblico ufficiale, con nuove aggravanti specifiche a tutela delle forze dell’ordine.

Interventi nelle carceri e nei centri per migranti: introdotti nuovi reati per chi organizza rivolte o aggressioni, anche a tutela dei reparti impegnati nella sicurezza penitenziaria.

Divieto di commercio delle infiorescenze di canapa: ritenute a rischio per la sicurezza, anche se con THC sotto i limiti di legge. Un segnale forte per contrastare le zone grigie del narcotraffico.

 

Il Decreto ora passa al Senato per l’approvazione definitiva entro il 10 giugno.

Il SIC continuerà a vigilare affinché le misure adottate non restino solo su carta, ma si traducano in benefici concreti per chi indossa la divisa.

Per ogni chiarimento o approfondimento, i nostri referenti sindacali restano a vostra disposizione.

 

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