Limitazione degli effetti della riabilitazione penale militare e/o ordinaria nelle procedure concorsuali e selettive per accedere ai ruoli superiori e per l’impiego in missioni di breve durata all’estero

Preg.mo Sig. Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri,

in un clima di leale e fattiva collaborazione e nell’esclusivo interesse di tutelare il benessere e i diritti dei nostri Associati, sottoponiamo alla Sua attenzione la seguente criticità, che ingenera una ingiustificata disparità di trattamento e di pari opportunità tra il personale dipendente.

La riabilitazione è un istituto di diritto sostanziale annoverato tra le cause estintive della pena e, come tale, disciplinato al codice penale agli articoli 178-181.
Esso si prefigge lo scopo di favorire l’emenda del reo, reintegrandolo nella posizione giuridica goduta fino alla pronuncia della sentenza di condanna attraverso l’eliminazione delle conseguenze penali diverse dalla pena principale, le quali costituiscono un ostacolo per il normale svolgimento dell’attività dell’individuo nel consorzio civile.

Si tratta di una causa di estinzione delle pene accessorie e degli effetti penali della condanna, caratterizzata da una funzione premiale e promozionale.

La concessione della riabilitazione, da parte del Tribunale di sorveglianza, ex art. 683 c.p.p., postula la dimostrazione del ravvedimento del richiedente, desumibile da comportamenti regolari tenuti nel lasso di tempo predeterminato dalla legge e sino alla data della decisione sull’istanza, nonché dalla sua attivazione per l’eliminazione delle conseguenze pregiudizievoli, derivate dalla condotta criminosa.

È noto, altresì, che l’istituto della riabilitazione militare, disciplinata dagli artt. 72 e 412 c.p.m.p., è una causa di estinzione della pena consistente nell’eliminazione delle incapacità giuridiche, delle pene militari accessorie e degli altri effetti penali derivanti dalla sentenza di condanna definitiva irrogata dalla Magistratura Penale Militare.

A norma degli artt. 1430 e 1452 d.lgs. 66/2010 (T.U.O.M.), il beneficio de quo ripristina la concessione delle decorazioni, delle distinzioni onorifiche di guerra, nonché il
riacquisto delle ricompense al valore e al merito perse in conseguenza della condanna, eliminando anche l’incapacità di conseguirle in futuro.

Tanti Colleghi, nonostante abbiano ottenuto la riabilitazione penale ordinaria e/o militare, continuano ad essere estromessi/esclusi dalle procedure concorsuali per l’avanzamento ai ruoli superiori e nelle selezioni per l’impiego in missioni di breve durata all’estero.

Tale discriminazione è dovuta alle prescrizioni esistenti nei bandi concorsuali e nelle disposizioni per l’impiego fuori aria.
Tali prescrizioni escludono, aprioristicamente, i Militari che abbiano riportato condanne nonostante sia intervenuta la riabilitazione.

Paradossalmente, gli effetti prodotti dalla riabilitazione penale ordinaria e/o militare non intervengono nelle procedure concorsuali e selettive della nostra Amministrazione.

Tale discriminazione ha ripercussioni negative nel morale e nella carriera dei Militari che, nonostante abbiano ottenuto la riabilitazione penale ordinaria e/o militare, continuano a subire delle ingiustificate e pregiudizievoli valutazioni sulla sussistenza dei requisiti necessari per partecipare alle procedure concorsuali per accedere ai ruoli superiori e alle selezioni per l’impiego in missioni di breve durata all’estero.

In considerazione di quanto sopra e al fine di garantire pari opportunità e per soddisfare le legittime aspirazioni del personale, chiediamo a Lei, sig. Comandante Generale, di volere disporre la modifica delle attuali disposizioni che regolamentano le procedure concorsuali per accedere ai ruoli superiori e selettive per l’impiego in missioni di breve durata all’estero, secondo i principi di ragionevolezza e proporzionalità, garantendo congruità e logicità all’azione amministrativa.

Colgo l’occasione per formulare deferenti saluti.

Fluminimaggiore, 10 Febbraio 2025

SCARICA QUESTA NOTA IN PDF

Maggiorazioni del F.E.S.I. per Servizi che, per tipologia ed ambito ambientale di svolgimento, risultano particolarmente dannosi alla salute psico-fisica degli Operatori

Fluminimaggiore, 8 febbraio 2025

AL SIG. COMANDANTE GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI

Gen. C.A. Salvatore LUONGO

ROMA

Oggetto: Maggiorazioni del F.E.S.I. per Servizi che, per tipologia ed ambito ambientale di svolgimento, risultano particolarmente dannosi alla salute psico-fisica degli Operatori.

Egregio Signor Comandante Generale,

in un clima di leale e fattiva collaborazione, volta alla tutela del benessere dei propri iscritti, ci corre l’obbligo di segnalare le gravi condizioni lavorative in cui operano i Militari impiegati in alcune aree territoriali e presso alcuni Reparti, dove il degrado ambientale e il rischio per la salute e lo stress lavorativo si sommano a carichi di lavoro insostenibili e a un contesto operativo estremamente complesso per fenomeni delinquenziali legati a sodalizi criminali.

Ill.mo Signor Comandante Generale, ci rivolgiamo a Lei perché vengano inserite, nella discussione del prossimo F.E.S.I., le proposte di seguito elencate, affinché si dia il giusto riconoscimento economico ai Servitori dello Stato che, esponendosi a grave pericolo per la loro incolumità, non possono essere dimenticati.

Ecco i nostri suggerimenti:

1) riconoscimento di un emolumento per la presenza in servizio giornaliero, con relativa assistenza sanitaria in caso di malattia importante contratta nello svolgimento del proprio dovere, ai Militari che prestano servizio:

  1. nella zona dei Campi Flegrei e nelle aree vulcaniche;
  2. in aree con alto indice di inquinamento ambientale per la presenza di sostanze tossiche, per i continui roghi illegali (TERRA DEI FUOCHI);

2) Maggiorazione per tutto il personale in servizio presso i Comando Generale dell’Arma ed i Comandi di Vertice (Interregionale, Cufaa, Cums, Comando Scuole)

3) Maggiorazione per tutto il personale in servizio presso i Comandi Legione;

4) Maggiorazione per tutto il personale in servizio presso i Comandi Provinciali;

5) Maggiorazione per tutto il personale in servizio presso i Comandi SMD e SME;

6) Maggiorazione per il personale in servizio presso i R.I.S. e il R.A.C.I.S, A.P.I., SOS, Nuclei Investigativi/Operativi e R.O.S. ovvero impiegati per la tutela ambientale, dei parchi, la biodiversità e l’antibracconaggio;

7) Maggiorazione per tutti i Referenti Informatici a duplice incarico;

8) Maggiorazione per i Comandanti dei Nuclei Carabinieri Forestali;

Sulla base dell’esposta analisi, al fine di migliorare la condizione economica del personale dell’Arma dei Carabinieri che presta servizio nei Reparti indicati al precedente paragrafo, chiediamo a Lei di valutare positivamente la corresponsione delle indennità suggerite con la presente.

L’occasione è gradita per porgerLe un ossequioso saluto.

SCARICA QUESTA NOTA IN PDF

Solidarietà ai Carabinieri impegnati nei Campi Flegrei e proposta di istituire indennità specifica all’interno del F.E.S.I. per il personale in servizio nelle aree vulcaniche

Fluminimaggiore, 6 febbraio 2025

AL SIG. COMANDANTE GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI

Gen. C.A. Salvatore LUONGO

ROMA

 

Oggetto: Solidarietà ai Carabinieri impegnati nei Campi Flegrei e proposta di istituire  indennità specifica all’interno del F.E.S.I. per il personale in servizio nelle aree vulcaniche.

 

Egregio Signor Comandante Generale,

il Sindacato Indipendente Carabinieri esprime la propria profonda vicinanza e solidarietà a tutti i militari in servizio nei Campi Flegrei, in particolare nelle aree di Pozzuoli, Bacoli e Napoli, che in queste ore stanno affrontando una nuova intensa fase di attività sismica e bradisismica.

Il fenomeno del bradisismo, già noto nella zona, si è notevolmente intensificato nel corso dell’ultimo anno, con un aumento della frequenza e dell’intensità degli eventi sismici. Questa situazione, oltre a generare preoccupazione nella popolazione, rappresenta una condizione di stress operativo e psicologico per il personale dell’Arma, chiamato a garantire l’ordine pubblico, la sicurezza e il soccorso alla cittadinanza in un contesto di rischio costante.

Alla luce di queste criticità e grazie alle segnalazioni giunte dalla nostra Segreteria Generale Regionale SIC per la Campania, questa Segreteria Generale chiediamo al Signor Comandante Generale e alle Istituzioni competenti di adottare misure concrete a tutela dei militari impiegati nelle aree vulcaniche e bradisismiche:

  1. Istituzione all’interno del F.E.S.I. di una specifica indennità di rischio per tutto il personale operante in aree ad alto rischio sismico e vulcanico, sul modello di quanto già previsto per altre condizioni di particolare pericolo.
  2. Potenziamento dei presidi di sicurezza con l’adeguamento delle infrastrutture delle caserme e degli alloggi di servizio, garantendo che rispettino i più alti standard antisismici e di evacuazione rapida in caso di emergenza.
  3. Formazione specifica per il personale sull’intervento in scenari di emergenza vulcanica e sismica, con corsi di aggiornamento periodici in collaborazione con la Protezione Civile e l’INGV.
  4. Supporto psicologico per il personale che opera quotidianamente in condizioni di alta pressione e stress, con l’istituzione di un servizio di assistenza dedicato.

I carabinieri impiegati in queste zone svolgono un compito fondamentale per la sicurezza pubblica, spesso a rischio della propria incolumità. Non possono essere lasciati soli. È necessario che lo Stato riconosca il loro impegno con misure concrete e adeguate.

Il Sindacato continuerà a vigilare e a sostenere i militari coinvolti, impegnandosi affinché queste richieste vengano ascoltate e attuate al più presto.

L’occasione è gradita per porgere un ossequioso saluto.

SCARICA QUESTA NOTA IN PDF

 

Rinnovo del contratto per il triennio 2022-2024 – Istituto economico accessorio: adeguamento degli importi dell’indennità per operatori cyber – Estensione indennità

Onorevole Signor Ministro e spettabile Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri,

a seguito della nota informativa redatta e diramata dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, SM – Ufficio Trattamento Economico, relativa al rinnovo del contratto per il triennio 2022-2024 per il personale contrattualizzato (da Carabiniere a Capitano), questo Sindacato Indipendente Carabinieri vuole sottoporre all’attenzione delle SS.VV. illustrissime un aspetto che potrebbe migliorare il trattamento economico di numerosi Carabinieri.
Facciamo riferimento ad un Istituto economico accessorio, cioè l’indennità per gli operatori cyber, che ha visto nell’ultima contrattazione un adeguamento dei suoi importi.
Nell’Arma dei Carabinieri tale indennità è corrisposta, a oggi1 , solamente al personale in servizio presso il Centro di Sicurezza Telematica, le sezioni della Direzione di Telematica del Comando Generale e del Polo di telematica del Centro Nazionale Amministrativo2 , ovvero al personale dell’Arma dei Carabinieri in possesso delle qualifiche ivi indicate, effettivamente impiegato presso il Comando per le Operazioni in Rete dello Stato Maggiore della Difesa3.
Il Comando Generale dell’Arma, Ufficio Trattamento Economico4, ha specificato ulteriormente che per settore cyber si intendono “servizi di sicurezza e protezione delle reti informatiche e telematiche dell’Arma”, quindi mera attività preventiva e non repressiva (leggasi Polizia Giudiziaria) e che l’indennità è tassativamente indicata ai soli Uffici previsti all’art. 47 DPR 57/2022.
In precedenza, però, il II Reparto – Ufficio Operazioni del Comando Generale5, ha fornito una definizione6di “cyber security”, da intendersi “come impiego di prevenzione e approccio investigativo massimamente rivolto al Web, attuando vere e proprie forme di pattugliamento della rete, naturale estensione delle attività svolte sul terreno”, ampliando la nozione fornita dall’Ufficio Trattamento Economico, e rivolgendola in maniera diretta allo svolgimento di attività di Polizia sia in ambito preventivo (monitoraggio delle fonti aperte) che repressivo (compiti di polizia giudiziaria, come ad esempio sopralluoghi nel Web, perquisizione di domicili informatici remoti, ecc.).
Il concetto di “operatore cyber” non può essere circoscritto solamente a chi provvede alla sicurezza telematica delle reti ma anche a coloro che operano sulla rete al fine di individuare criminali/reati.
Ne è dimostrazione quanto avvenuto nella Polizia di Stato7, che ha recepito l’indennità in parola riconoscendola a tutto il personale in possesso di qualifiche professionali nel settore Cyber, non soltanto per chi svolge attività di protezioni delle reti, dei sistemi informativi, dei servizi informatici, delle comunicazioni elettroniche e di risposta agli eventi di sicurezza informatica dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza8, bensì anche a quel personale dotato di specializzazione “operatore cyber” o “analista di fonti aperte-OSINT e SOMCINT” (specializzazioni analoghe a quella “Operatore Indagini Telematiche”), quindi che svolge attività di Polizia Giudiziaria9.
In questo ambito il personale dei seguenti Reparti, R.O.S. RITel, R.O.S. Ufficio Comando Nucleo Reti, R.O.S. RAT, R.O.S. Sezioni dedicate (sia quelle tecniche che investigative) presso l’organizzazione periferica, le Sezioni Indagini Telematiche (SIT) dei Nuclei investigativi di Milano, Roma, Napoli e Palermo, nonché gli Operatori Indagini telematiche dei restanti Comandi provinciali e delle Unità Specializzate, è stato di fatto danneggiato rispetto ai paritetici colleghi della Polizia di Stato, provocando una evidente e ingiusta diversità di trattamento economico.
Sulla base dell’esposta analisi, nell’ambito di una politica di lealtà e confronto verso le Istituzioni con le quali deve agire per la salvaguardia degli interessi dei propri iscritti, questo Sindacato Indipendente Carabinieri, al fine di migliorare la condizione economica del personale dell’Arma dei Carabinieri che presta servizio nei Reparti indicati al precedente paragrafo, chiede alla SS.VV. illustrissime di valutare la possibilità di concedere agli stessi la corresponsione dell’indennità per operatore cyber.
Ci è gradito porgere i più distinti saluti.

1 Vds. la nota informativa n. 132/199-2018 “Comparto Difesa-Sicurezza. Provvedimenti di concertazione per il personale non dirigente 2019-2021”, reperibile alla pagina https://leonardo.rete.arma.carabinieri.it/Legislazione/Lists/Trattamento%20Economico/DispForm.aspx?ID=743.
2 Ex art. 47 co. 1 DPR 20 aprile 2022, n. 57.
3 Ex art. 47 co. 2 DPR 20 aprile 2022, n. 57.
4 Vds. lettera n. 132/216-4-2018 di prot. datato 21.09.2022.
5 Vds. lettera n. 1241/3-6-2021, datata 13.07.2022, Direttiva di Pianificazione 2023-2028
6 Vds. pag. 11 punto b. (1).
7 Vds. art. 17 D.P.R. 57/2022.
8 Ex art.2, co.1, let. b), n. 5 D.P.R. n.208/2001.
9 Come indicato nella circolare n. 555/VCP/27 del 22/07/2022 a firma del Capo delle Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza.

 

SCARICA QUESTA NOTA IN PDF

Carabinieri in servizio nella Terra dei Fuochi, condizioni di lavoro inaccettabili

Fluminimaggiore, 31 gennaio 2025

 

Al Signor Ministro della Difesa

On.le Guido Crosetto

Al Signor Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri

Generale C.A. Salvatore Luongo

 

 

Oggetto: Carabinieri in servizio nella Terra dei Fuochi, condizioni di lavoro inaccettabili. RICHIESTA DI INCONTRO URGENTE

Facendo proprie le gravi segnalazioni giunte dalla nostra Segreteria Generale Regionale SIC per la Campania, questa Segreteria Generale desidera rappresentare alle SS.LL. quanto segue.

In un clima di leale e fattiva collaborazione, volta alla tutela del benessere dei propri iscritti, ci corre l’obbligo di denunciare con forza le gravi condizioni di disagio in cui operano i militari impiegati nella Terra dei Fuochi, un’area dove il degrado ambientale e il rischio per la salute si sommano a carichi di lavoro insostenibili e a un contesto operativo estremamente complesso.

Di fronte a questa situazione non più tollerabile, il Sindacato Indipendente Carabinieri chiede un incontro urgente con il Ministro della Difesa e con il Signor Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri affinché ricevano le Associazioni Professionali a Carattere Sindacale tra Militari (APCSM) per individuare criteri concreti volti a migliorare le condizioni di lavoro dei carabinieri in servizio nella Terra dei Fuochi.

Tra le nostre proposte riteniamo indispensabile:

  • Un’indennità di rischio e disagio per i militari esposti a sostanze nocive;
  • Maggiori controlli sanitari e monitoraggi periodici per prevenire gravi patologie legate all’inquinamento ambientale;
  • Più risorse e personale per garantire turni di lavoro sostenibili e un presidio più efficace sul territorio;
  • Dotazioni di protezione individuale avanzate, adeguate ai rischi chimici e ambientali.

L’Arma dei Carabinieri è in prima linea nella difesa della legalità e dell’ambiente, ma non si può più accettare che i suoi uomini vengano sacrificati nell’indifferenza generale. Il Ministro della Difesa e il Signor Comandante Generale hanno il dovere di ascoltare le istanze dei sindacati e di garantire condizioni dignitose ai militari che operano in uno dei territori più difficili d’Italia.

 

 

 

 

SCARICA QUESTA NOTA IN PDF

GE.TRA. 2025, penalizzato il Ruolo Sovrintendenti. Il SIC scrive al Comandante Generale

 

Fluminimaggiore, 26 gennaio 2025

AL SIG. COMANDANTE GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI

Gen. C.A. Salvatore LUONGO

ROMA

 

Oggetto: GE.TRA. 2025, penalizzato il Ruolo Sovrintendenti

In un clima di leale e fattiva collaborazione e nell’interesse esclusivo di tutelare il benessere dei nostri Associati, segnaliamo la seguente criticità che investe il ruolo Sovrintendenti, determinata dalla procedura di pianificazione dei trasferimenti per il 2025.

Recentemente è stata diramata la circolare che illustra la procedura di pianificazione dei trasferimenti in ambito nazionale per il 2025.

Questa APCSM ha ricevuto numerose segnalazioni da parte dei propri iscritti sull’esiguità dei posti di impiego disponibili per gli appartenenti al ruolo Sovrintendenti.

Dall’esame degli allegati alla circolare si rileva che le vacanze organiche nel ruolo Sovrintendenti siano estremamente ridotte a fronte delle continue segnalazioni di una diffusa carenza di appartenenti al ruolo in disamina.

I posti segnalati vacanti risultano, inspiegabilmente, in un numero minore rispetto alle reali carenze riscontrabili negli organici dei Reparti.

Gli appartenenti al ruolo Sovrintendenti che aspirano ad un trasferimento in altra regione vengono penalizzati dall’esiguità del numero di posti a loro riservati che ingenera il sospetto che non siano state segnalate le reali esigenze da parte dei Comandi di Legione.

Per il 2025 sono disponibili i seguenti posti riservati gli appartenenti al ruolo Sovrintendenti:

– Legione Carabinieri Sicilia n. 9 posti;

– Legione Carabinieri Puglia n. 6 posti;

– Legione Carabinieri Calabria n. 5 posti;

– Legione Carabinieri Sardegna n. 24 posti;

– Legione Carabinieri Lombardia n. 30 posti;

– Legione Carabinieri Lazio n. 5 posti;

– Legione Carabinieri Campania n. 5 posti:

– Legione Carabinieri Abruzzo e Molise n. 6 posti;

– Legione Carabinieri Marche n. 18 posti;

– Legione Carabinieri Veneto n. 14 posti;

– ⁠Legione Carabinieri Basilicata n. 2 posti;

– ⁠Legione Carabinieri Emilia-Romagna n. 9 posti;

– ⁠Legione Carabinieri F. V. Giulia n. 4 posti;

– ⁠Legione Carabinieri Liguria n. 9 posti;

– ⁠Legione Carabinieri Valle D’Aosta nr. 52 posti;

– ⁠Gruppo Aosta n. 8 posti;

– ⁠Legione Carabinieri Toscana n. 15 posti;

– ⁠Legione Carabinieri Trentino-Alto Adige nr. 69 posti;

– ⁠Legione Carabinieri Umbria nr. 2 posti;

– ⁠Organizzazione Mobile e speciale nr. 10 posti;

– ⁠Organizzazione Addestrativa nr. 1 posto;

L’esiguità dei posti disponibili per gli appartenenti al ruolo Sovrintendenti, in particolare nelle regioni con un alto indice di criminalità, ha ingenerato doglianza e insoddisfazione tra il personale interessato che si vede, inevitabilmente, penalizzato da una procedura di pianificazione dei trasferimenti che “inspiegabilmente” non rispecchia le reali carenze.

Ogni Pubblica Amministrazione deve incentivare la crescita professionale dei propri dipendenti per innalzare lo standard qualitativo dei servizi offerti e per migliorare la propria funzionalità.

L’accesso ai ruoli superiori è una legittima aspirazione del dipendente che deve trovare ampio accoglimento in ogni Pubblica Amministrazione

La presenza di personale con un livello di preparazione professionale superiore garantisce migliori performance dei Reparti.

Sulla scorta di quanto segnalato, chiediamo a Lei Comandante Generale di:

– volere verificare le reali carenze organiche dei Reparti nelle varie articolazioni nel ruolo Sovrintendenti;

– chiedere alle Autorità Governative maggiori risorse finanziarie per incrementare il numero dei Sovrintendenti.

Fiducioso in un Suo intervento chiarificatore e risolutivo della criticità segnalata, colgo l’occasione per   porgere un deferente saluto.

 

SCARICA QUESTA NOTA IN PDF

Proposta di installazione di dash cam sui veicoli in dotazione. Lettera al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri

Fluminimaggiore, 08 Gennaio 2025

AL SIG. COMANDANTE GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI
Gen. C.A. Salvatore LUONGO
ROMA

OGGETTO: Benessere e sicurezza dei Carabinieri nell’espletamento dei servizi istituzionali di controllo del territorio. Proposta di installazione di dash cam sui veicoli in dotazione.

Egregio Signor Comandante Generale,

in un clima di leale e fattiva collaborazione, finalizzata a garantire più efficacemente la sicurezza dei nostri Associati e dei Carabinieri tutti, sottoponiamo alla Sua attenzione, anche in relazione ai recenti avvenimenti di cronaca, la proposta di installazione di dash cam a bordo dei veicoli militari utilizzati per l’espletamento dei servizi di controllo del territorio.

La dash cam (telecamera da cruscotto/dvr auto) è un dispositivo che si può fissare al parabrezza e si occupa di registrare tutto ciò che accade durante la marcia, funzionando in maniera continuativa grazie a batterie a lunga durata e a schede di memoria di elevata capacità.

Durante un intervento, le immagini videoregistrate rappresentano una prova che può essere utilizzata per dipingere un quadro completo degli eventi, consentendo di perseguire i colpevoli o dimostrarne l’estraneità ai fatti.

L’art. 2712 del Codice Civile recita che: “Le riproduzioni fotografiche, informatiche o cinematografiche, le registrazioni fonografiche e, in genere, ogni altra rappresentazione meccanica di fatti e di cose formano piena prova dei fatti e delle cose rappresentate, se colui contro il quale sono prodotte non ne disconosce la conformità ai fatti o alle cose medesime.”
Quindi, le registrazioni video oppure le foto ottenute tramite la telecamera in macchina sono validi nella misura in cui non ne viene disconosciuta la conformità da parte del soggetto contro cui sono state utilizzate.

Il disconoscimento deve basarsi su fatti convincenti. Per questo motivo, il ruolo del Giudice sarà fondamentale per l’utilizzo dei video come prova.
*Quindi, è legale utilizzare le dash cam in auto.*
Per le Forze di Polizia la dash cam costituisce un validissimo strumento per documentare la consumazione di violazioni in materia di circolazione stradale, di reati in genere e di eventi che possano destabilizzare l’ordine e la sicurezza pubblica.
I costi delle dash cam sono alquanto contenuti ed il mercato offre numerose soluzioni tecnologiche.

Le chiediamo di farsi latore di questa proposta presso i competenti Dicasteri dell’Interno e delle Economie e delle Finanze per reperire i necessari fondi per l’acquisto di questo validissimo strumento di lavoro, che garantisce una maggiore sicurezza per i Carabinieri durante l’espletamento dei compiti istituzionali.

LA SICUREZZA DEI CARABINIERI NON PUÒ ATTENDERE.

Come già segnalato in passato con analoghe comunicazioni, è inoltre necessario:

a) accelerare la distribuzione dei TASER al personale di tutti i Reparti dell’arma dei Carabinieri;
b) dotare i veicoli in uso alle Stazioni Carabinieri di parabrezza antiproiettile e di protezioni balistiche nelle portiere anteriori;
c) fornire guanti protettivi idonei a fronteggiare aggressioni operate con lame o con oggetti acuminati;
d) sostituire le fondine cassettate per pistola con quelle di ultima generazione;
e) estendere l’uso delle body cam a tutti i Carabinieri impiegati nel controllo del territorio per documentare, in maniera inconfutabile ed incontrovertibile, gli avvenimenti in cui intervengono.

La body cam consentirebbe all’Autorità Giudiziaria l’immediata cognizione degli accadimenti e la possibilità di esprimere un giudizio in breve tempo.

La moderna tecnologia incrementa la sicurezza e migliora lo standard professionale.

Cogliamo l’occasione per formulare deferenti saluti.

SCARICA QUESTA NOTA IN PDF

Urgente distribuire le body-cam a tutti i Carabinieri sul territorio nazionale. Lettera al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri

Fluminimaggiore, 2 gennaio 2025

AL SIG. COMANDANTE GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI
Gen. C.A. Salvatore LUONGO
ROMA

Oggetto: Urgente distribuire le body-cam a tutti i Carabinieri sul territorio nazionale.

Signor Comandante Generale,

Le scriviamo sulla scorta dei drammatici fatti di Capodanno, che hanno visto un nostro Collega costretto all’uso della forza estrema per fermare la strage tentata da un extracomunitario armato di coltello, ritrovandosi, dopo poche ore, iscritto nel registro degli indagati.
E questo è solo l’ultimo di una scia di episodi di cronaca che, nell’anno appena concluso, ci ha costretti ad assistere al solito copione, in cui operatori delle Forze dell’Ordine vengono indagati per aver esercitato le loro funzioni, tentando di difendere una Cittadinanza sempre più spaventata e sfiduciata.

Crediamo sia urgente, anzi, improcrastinabile, attivare tutti quei meccanismi atti a garantire una tutela ad ampio spettro, sia per la libertà e incolumità del Cittadino, sia per i Carabinieri, che altro non chiedono se non di svolgere la loro professione in totale sicurezza, fisica e legale.

Pertanto il SIC, il primo Sindacato Indipendente dell’Arma dei Carabinieri, chiede con forza di che si acceleri il processo di consegna delle BODY-CAM a tutti i Carabinieri.
È INACCETTABILE constatare che in Italia, per una questione meramente burocratica, non tutti gli Agenti delle Forze dell’Ordine sono ancora dotati di questo prezioso strumento.
Le body-cam assicurano una maggiore tutela agli operatori di Polizia e, allo stesso tempo, consentono all’Autorità Giudiziaria di acquisire elementi certi ed incontrovertibili, tanto sulle condotte delle Forze dell’Ordine, quanto su quelle dei delinquenti.
Ed è per questo che si rende quanto mai urgente completarne la distribuzione su tutto il territorio nazionale.

Certi di un suo autorevole intervento, cogliamo l’occasione per porgerLe un deferente saluto.

SCARICA QUESTA NOTA IN PDF

Area negoziale Dirigenti, indennità dirigenziale e valorizzazione Maggiori e Tenenti Colonnelli

Al Signor Ministro della Difesa
On.le Guido Crosetto

e p.c.

Al Signor Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri
Generale C.A. Salvatore Luongo

Oggetto: Area negoziale Dirigenti, indennità dirigenziale e valorizzazione Maggiori e Tenenti Colonnelli

Nel mese di dicembre 2024 si è concluso il tavolo negoziale per l’area non dirigenziale, che ha visto il riconoscimento medio di un incremento pari a circa 7% per il personale non dirigente.

Permane ora ancora da risolvere la problematica del rinnovo del contratto dei Dirigenti delle Forze Armate e di Polizia ormai fermo da 7 anni.

Troppi.

Il Ddl relativo al bilancio di previsione dello stato – triennio 2024 – 2026, prevede tra le altre cose, nell’ambito della Valorizzazione del comparto Sicur. – Dif. che vi siano anche delle risorse specificamente dedicate all’area negoziale dei Dirigenti. Il ruolo dei Dirigenti risulta attualmente suddiviso in nr. 6 livelli (Maggiori, Ten. col., col. Gen. B. Gen. D. Gen. CA) ai quali sono corrisposte le relative indennità dirigenziali previste dall’art. 1820 del codice dell’ordinamento militare – dlgs 15/03/2010 n. 66 rubricato indennità dirigenziale;

Come si evince dalle suddette disposizioni esiste un considerevole divario nell’ambito dell’area riservata agli Ufficiali Superiori e in particolare tra l’indennità dirigenziale spettante a Maggiori e i Tenenti Colonnelli che percepiscono annualmente rispettivamente € 2.872,69 e € 3.004,84 lordi (pari a circa € 130/150 netti mensili) e quella riservata al grado immediatamente successivo dei colonnelli che percepiscono € 13.214,75.

Si ritiene che parte dei fondi già stanziati per l’area dirigenziale dovrebbe essere destinata ad aumentare l’indennità dirigenziale spettante a Maggiori e Ten. Colonnelli garantendo ai medesimi almeno il 50% di quanto spettante ai colonnelli ed in particolare che si dovrebbe valorizzare la posizione dei Ten. Col. giudicati idonei all’avanzamento al grado di colonnello ma non promossi (ad es. per mancanza di posizioni disponibili) in quanto si tratta di personale meritevole, con un’elevata anzianità nel grado e che spesso svolge anche i medesimi compiti dei Colonnelli.

Il SIC continuerà a vigilare e ad agire perché i propri Dirigenti associati siano confacentemente valorizzati e si impegna a rappresentare al meglio il benessere e gli interessi di ciascuno dei propri tesserati, affinché le loro esigenze siano tenute in debita considerazione.

Per questo, alla luce dei risultati raggiunti e del proficuo rapporto di dialogo creato che, come prassi di collaborazione ormai consolidata, porta all’ottenimento, di fattivi risultati, il SIC chiede con forza al Governo di convocare le parti sociali e di aprire al più presto il tavolo negoziale, fermo ormai da 7 anni al fine di valorizzare il trattamento economico/indennità dirigenziale spettante ai propri dirigenti avuto particolare riguardo a Maggiori/Tenenti Colonnelli.

Si coglie l’occasione per porgere un deferente saluto.

 

 

SCARICA QUESTA NOTA IN PDF

Autorizzazione all’uso dell’abito borghese per gli Allievi Carabinieri che usufruiranno di licenza natalizia per raggiungere i propri familiari finalizzata a limitare i rischi di aggressioni

Fluminimaggiore, 2 dicembre 2024

AL SIG. COMANDANTE GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI
Gen. C.A. Salvatore LUONGO
ROMA

Oggetto: Autorizzazione all’uso dell’abito borghese per gli Allievi Carabinieri che usufruiranno di licenza natalizia per raggiungere i propri familiari finalizzata a limitare i rischi di aggressioni.

Il SIC, volendo tutelare il benessere e la salute dei Carabinieri, si rivolge a Lei, Sig. Comandante Generale per la risoluzione delle seguente problematica.

Nelle prossime festività natalizie gli Allievi Carabinieri verranno ammessi a fruire di un periodo di licenza e, sulla base delle vigenti disposizioni, gli stessi lasceranno gli Istituti di formazione indossando la divisa che toglieranno allorquando raggiungeranno i luoghi di origine.

Gli Allievi viaggeranno da soli a bordo di mezzi pubblici e dovranno, in virtù dell’uniforme indossata, prestare assistenza a chiunque versi in stato di pericolo o sia vittima di un reato.
Il loro intervento potrebbe esporli a grave pericolo qualora debbano affrontare da soli un malvivente armato.

La recrudescenza delle violenze in danno delle Forze di Polizia impone di adottare ogni misura atta a prevenire il rischio di aggressioni in danno delle Donne e degli Uomini in divisa.

A causa di frange terroristiche multietniche e dei movimenti anarco-insurrezionalisti, le Forze Armate e le Forze di Polizia sono inevitabilmente esposte a grave pericolo.

L’attuale scenario socio-politico suggerisce la massima prudenza e l’attuazione di misure di autotutela da parte degli Operatori di Polizia, affinchè, senza sottrarsi agli obblighi che li vincolano anche liberi dal servizio, si trovino sempre e comunque nelle migliori condizioni strategiche per agire.

Nella pubblicazione “COMPENDIO NORMATIVO IN MATERIA DI CONGEDI, LICENZE E PERMESSI”, n. C-14, edizione 2004 del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, al Titolo I, Capitolo I, avente oggetto “NORME GENERALI SULLA LICENZA”, viene indicato che Il militare in licenza, in territorio nazionale, può indossare l’abito civile.

Il SIC, avendo a cuore la salute dei Carabinieri, chiede a Lei sig. Comandante Generale di volere disporre che ai giovani Allievi, in occasione della partenza per le prossime festività natalizie, sia concesso di utilizzare gli abiti borghesi per raggiungere le località di origine.

Conoscendo la Sua elevata ed apprezzata sensibilità verso i suoi Carabinieri, siamo certi di un Suo intervento finalizzato a garantire l’incolumità degli Allievi Carabinieri.

Colgo l’occasione per formulare un deferente saluto.

SCARICA QUESTA NOTA IN PDF