Il Sindacato Indipendente Carabinieri (SIC) stigmatizza con fermezza le dichiarazioni rilasciate, in un podcast ufficiale USIC, dal Segretario Generale di quel sindacato – oggi in quiescenza – nei confronti di un Ufficiale Comandante di Compagnia dell’Arma.
Paragonare un Ufficiale in servizio al “Marchese del Grillo”, alludendo in modo riconoscibile alla sede di comando, è un atto offensivo e lesivo della dignità personale e professionale di un appartenente all’Arma dei Carabinieri.
Nessuna funzione sindacale può mai giustificare simili scivoloni mediatici, tanto più se esercitati attraverso i social, con contenuti ambigui e allusivi. L’uso del sarcasmo come arma contro un Comandante non è libertà di espressione, ma una forma inaccettabile di pressione indebita.
Il ruolo del sindacato è tutelare, non schernire. È costruire, non dividere.
Ogni Carabiniere, a qualunque ruolo appartenga, ha diritto al rispetto della propria persona e delle proprie funzioni. L’azione sindacale seria si fonda su confronto, documentazione, dialogo istituzionale e rispetto reciproco.
Il SIC invita tutti i colleghi a valutare con attenzione chi li rappresenta e come viene esercitata la rappresentanza, specie quando questa si trasforma in uno spettacolo dannoso e autoreferenziale, che scredita l’Istituzione e danneggia la credibilità del sindacalismo stesso.
La nostra Istituzione è fatta di donne e uomini che meritano rispetto. Sempre.
Il SIC continuerà a difendere, con coerenza e responsabilità, la dignità di ogni Carabiniere, senza distinzione di grado o incarico.
“Il rispetto è la base di ogni relazione umana. Dove c’è rispetto, c’è autorevolezza. Dove c’è autorevolezza, c’è Arma.”
Avanti sempre. Con forza e dignità.
La Segreteria Nazionale del SIC