Gestione organici e trasferimenti nazionali (GE.TRA), procedure da rimodulare per il benessere del personale. Lettera al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri

Fluminimaggiore, 11 giugno 2025

 

Al Signor Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri

Generale di C.A. Salvatore Luongo

 

 

Oggetto: Gestione organici e trasferimenti nazionali (GE.TRA), procedure da rimodulare per il benessere del personale

 

Egregio Comandante Generale,

il SIC –  Sindacato Indipendente Carabinieri, spinto da un profondo senso di responsabilità verso il personale che ogni giorno si impegna con dedizione e professionalità, ritiene urgente ed improcrastinabile sottoporre alla Sua attenzione le seguenti criticità in materia di mobilità del personale che incidono  negativamente sulle condizioni di vita e di lavoro dei Carabinieri.

  1. Criticità nel sistema nazionale di gestione dei trasferimenti (GE.TRA)

Il sistema attuale dei trasferimenti, che riguarda gli spostamenti su tutto il territorio nazionale, continua a generare gravi disagi per i colleghi e le loro famiglie.

La tempistica spesso non rispettata e la mancanza di comunicazioni chiare e tempestive hanno inevitabili ripercussioni  sulla vita familiare dei Carabinieri che hanno chiesto di essere mobilitati.

Tra queste è appena il caso di ricordare le criticità che emergono in caso iscrizione scolastica dei figli e quelle connesse al cambio di residenza ed inserimento dei familiari nel nuovo contesto abitativo.

Questi aspetti devono essere tutelati ed i Carabinieri ed i loro familiari devono essere supportati e messi in condizione di potere pianificare, con congruo anticipo, le proprie esigenze di vita.

I ritardi nelle comunicazioni e l’assenza di un preventivo confronto con il personale interessato, creano disagi rilevanti sul piano economico e, soprattutto, sulle dinamiche sociali e relazionali  intrafamiliari dei Militari che hanno chiesto il trasferimento in altra Regione, minandone la serenità.

Il SIC, facendosi latore delle doglianze manifestate dai propri Associati, chiede il Suo intervento perché le attuali procedure sulla mobilità del personale in ambito nazionale siano improntate alla trasparenza e alla tempestività, riconoscendo il diritto fondamentale di ogni Carabiniere di potere condurre una vita familiare in un clima di serenità, in particolare in un momento in cui il Militare ed i suoi familiari devono riorganizzare la propria esistenza, riducendo al minimo i disagi che ogni trasferimento produce.

 

  1. Criticità relativa alla carenza organica con ricadute negative sui turni di servizio

La persistente carenza degli organici a livello nazionale grava in modo insostenibile sul personale che si trova a svolgere turni di lavoro  superiori anche alle 10 ore consecutive, in contesti operativi emergenziali, a causa della dilagante ed irrefrenabile criminalità.

Estenuanti turni di lavoro che non consentono di garantire i necessari tempi di recupero.

Questa situazione mette a rischio non solo la salute fisica e psichica dei Carabinieri, ma anche la qualità del servizio reso ai cittadini.

Il SIC riconosce e apprezza l’attenzione che Lei ed i vertici dell’Arma state dedicando a questi temi, in particolare alla creazione di una nuova cultura organizzativa che valorizzi la professionalità e la dignità del personale.

Tuttavia, ribadiamo con forza la necessità di interventi concreti e immediati per garantire il corretto ripianamento degli organici e la tutela della salute psicofisica dei Carabinieri.

Il SIC – Sindacato Indipendente Carabinieri conferma la propria disponibilità al confronto e alla collaborazione per individuare soluzioni efficaci che mettano al centro il benessere, la dignità e la sicurezza di tutti i Colleghi.

 

Con incondizionata stima,

 

 

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