Rinnovo contrattuale 2022-2024. La storia infinita, tra ritardi, delusioni e promesse non mantenute

A quattro mesi dalla firma dell’accordo sindacale, e dopo un’attesa durata oltre tre anni, il contratto per il personale delle Forze Armate e di Polizia relativo al triennio 2022-2024 è diventato ufficiale con il D.P.R. n. 52/2025, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 91 del 18 aprile 2025.

Come anticipato dal SIC – Sindacato Indipendente Carabinieri, solo da maggio 2025 l’Arma dei Carabinieri inizierà a corrispondere i ridotti aumenti stipendiali previsti dal rinnovo, sottoscritto dalle sole APCSM firmatarie.

Gli arretrati? Ancora una volta rinviati. Per “mancanza di fondi”, il Governo prevede di erogarli nella seconda metà del 2025, con tempistiche incerte e a “singhiozzo”.

Un contratto che, oltre ai ritardi, porta con sé amarezza e profonda insoddisfazione: aumenti esigui, incapaci di colmare l’aumento del costo della vita e lontani anni luce dal valore, dal sacrificio e dalla professionalità che ogni giorno i Carabinieri garantiscono al Paese.

Chiude il tutto l’ennesima beffa: vedere accreditati gli arretrati soltanto a fine anno. Un affronto che offende la dignità dei Servitori dello Stato.

 

Fluminimaggiore, 25 aprile 2025

SIC – Sindacato Indipendente Carabinieri

“Rispetto per le divise. Non elemosine, ma dignità”

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