Rivolta contro i Carabinieri nel Cpr di Roma. Il SIC scrive al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri

Fluminimaggiore, 05.02.2024


AL SIG. COMANDANTE GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI

Gen. C.A. Teo LUZI

 

 

 

OGGETTO: Rivolta contro i Carabinieri nel Cpr di Roma

 

Nelle prime ore della mattinata di ieri, un ventiduenne, originario della Guinea, si è tolto la vita con un lenzuolo annodato a un cancello del Centro di permanenza per il rimpatrio di Ponte Galeria, a Roma.

Il ritrovamento del cadavere da parte di altri migranti ha fatto esplodere una rivolta tra gli ospiti.

Tanta la disperazione e la rabbia nel Cpr.

Grate e porte divelte, sassi e oggetti vari contro i Carabinieri e gli Agenti della Polizia di Stato.

Alla notizia dell’ennesimo suicidio si è scatenata una guerra fra una settantina di migranti e le Forze dell’ordine.

Un Sottufficiale dell’Esercito, ferito seriamente dal lancio di una pietra, è stato trasportato all’Aurelia Hospital.

Sei Carabinieri sono rimasti contusi.

Gli scontri sono proseguiti fino a sera con il tentativo di dare fuoco a una volante.

La rivolta è stata sedata a fatica e con il lancio dei lacrimogeni da parte degli Agenti del Reparto Mobile della Polizia di Stato in tenuta antisommossa.

Alla base delle proteste, il sovrannumero delle presenze e le precarie  condizioni igienico-sanitarie dovute anche ad una struttura  fatiscente che non è in grado di accogliere un numero così elevato di migranti e di garantire sicurezza agli Operatori di Polizia impegnati nel servizio di ordine pubblico.

La tensione ed i disordini verificatisi nel Centro di permanenza per il rimpatrio di Ponte Galeria a Roma, spingono questa APCSM a richiedere a Lei, sig. Comandante Generale, il suo intervento per garantire migliori condizioni di lavoro per i Carabinieri impiegati nei Cpr d’Italia.

La sicurezza e l’incolumità dei Carabinieri devono essere garantite con assoluta priorità.

Non è ammissibile che le strutture individuate quali Cpr non riuniscano i requisiti minimi di sicurezza e di salubrità per garantire l’incolumità degli Operatori di polizia e condizioni decorose di vivibilità per gli stessi Operatori e per i migranti ospiti.

Occorre individuare con estrema urgenza idonee strutture che favoriscano migliori condizioni di convivenza tra i migranti.

Strutture dotate di sistemi di sicurezza passiva in grado di garantire l’incolumità dei Servitori dello Stato.

L’ennesima rivolta in un Cpr mette in discussione l’Apparato Sicurezza e, segnatamente, la congruità del personale impiegato nei vari servizi per il mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica.

In più occasioni, il Sindacato Indipendente Carabinieri ha chiesto l’immediato ripianamento degli organici delle Forze di Polizia.

Il SIC non smetterà di chiedere l’attuazione di ogni provvedimento idoneo a tutelare la sicurezza e l’incolumità dei propri Associati e migliori condizioni lavorative che accrescano lo stato di benessere dei propri iscritti.

Siamo fiduciosi nel suo autorevole  intervento presso le competenti Autorità governative per la tempestiva risoluzione delle criticità segnalate.

La presente mi consente di formularLe un deferente saluto.

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Pubblicato in Il SIC Scrive, News.