Brillante operazione antidroga dei Carabinieri di Lanciano (CH). Il plauso del SIC

Lo scorso 5 marzo i Carabinieri della Compagnia di Lanciano (CH) hanno tratto in arresto due uomini, un34enne di nazionalità venezuelana e un 36enne brasiliano, per possesso di un ingente quantitativo di cocaina destinata a rifornire la piazza locale e quella dei comuni limitrofi.

L’arresto è scattato durante un servizio mirato al contrasto dello spaccio di droga.

I militari del Nucleo Operativo, coadiuvati dai Colleghi dell’Aliquota Radiomobile, hanno notato il comportamento sospetto di un uomo a bordo di un’autovettura.

I Carabinieri hanno effettuato ulteriori accertamenti sui soggetti fermati presso il nosocomio di Lanciano, al fine di verificare l’eventuale ingestione di ovuli contenenti sostanza stupefacente.

Gli esami medici hanno confermato la presenza di corpi estranei nell’addome dell’uomo. Dopo il trattamento medico, il brasiliano ha espulso ben 66 ovuli di cocaina, per un peso complessivo di quasi 900 grammi.

Un duro colpo assestato dai Carabinieri al traffico di una sostanza stupefacente che viene commercializzata nel fine settimana sul “mercato” frentano ed assunta prevalentemente dai giovani.

Il SIC esprime ai Colleghi della Compagnia Carabinieri di Lanciano il suo plauso per la brillante operazione antidroga che ha consentito di assicurare alla Giustizia due pericolosi spacciatori.

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Iscritti e quadri del SIC a confronto con lo Studio legale Marro-Rivello. Grande successo per il webinar sul Procedimento disciplinare

IL SIC NON SI OCCUPA DI TUTELA LEGALE ATTRAVERSO I TUTORIAL, MA METTE A CONFRONTO I PROPRI ASSOCIATI CON ECCELLENTI PROFESSIONISTI NEL SETTORE MILITARE, PER GARANTIRE LA MIGLIORE STRATEGIA D’AZIONE NEI PROCEDIMENTI PENALI E DISCIPLINARI

Nel pomeriggio di ieri, si è svolto il webinar, organizzato dal SIC in collaborazione con lo Studio legale Marro-Rivello, sul tema “Il procedimento disciplinare di Corpo e di Stato”.
All’evento hanno partecipato numerosi iscritti e i Quadri della nostra organizzazione sindacale.

Si tratta di una iniziativa fortemente voluta dal SIC, per stabilire una connessione tra i nostri membri e gli Avvocati a cui è affidata la loro tutela legale, in un clima di assoluta trasparenza.

Il tema trattato ha entusiasmato l’auditorium, che si è relazionato con i Relatori in un proficuo confronto.
Il SIC, avendo a cuore la tutela legale dei propri iscritti, si è rivolto ad eccellenti Professionisti che hanno fin da subito dato fiducia al progetto che la nostra realtà sindacale porta avanti per assicurare la salvaguardia dei diritti e per migliorare le condizioni lavorative dei propri Associati.

Il SIC si preoccupa realmente della formazione professionale dei propri iscritti.
Ai Legali intervenuti rivolgo il mio sentito ringraziamento per il prezioso contributo fornito.

SIC, SEMPRE DI PIU’ SINONIMO DI TRASPARENZA, ONESTÀ, IMPEGNO.

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Tor Bella Monaca, minacce al Comandante di Stazione Lgt. Giovanni Villanucci Lo Stato è presente e non si fa intimorire

Il Sindacato Indipendente Carabinieri esprime la propria vicinanza e sostegno al Comandante della Stazione Tor Bella Monaca di Roma, vittima di scritte minatorie apparse sul muro di Via dell’Archeologia di quel quartiere.

Le Forze di Polizia, con la loro costante attività preventiva e repressiva, sono riusciti ad arginare i fenomeni delinquenziali presenti in quel territorio e in particolare lo spaccio di sostanze stupefacenti tra i giovani.

La scritta minatoria apparsa su un muro non fa paura a chi quotidianamente, con abnegazione e determinazione, scende in campo per tutelare i cittadini e, soprattutto, le fasce deboli ed i giovani.

Le Forze di Polizia continueranno a svolgere con dedizione il loro servizio per garantire agli abitanti di Tor Bella Monaca una cornice di sicurezza, contrastando comportamenti antisociali che possano condizionare la pacifica convivenza.

Quello che preoccupa è l’atteggiamento di sfida collegato al mancato rispetto delle istituzioni e al senso di impunità.

Il SIC esprime un vivo plauso al Comandante della Stazione Carabinieri di Tor Bella Monica per l’encomiabile impegno dimostrato nel contrasto alla criminalità in un territorio estremamente sensibile sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica per la presenza di organizzazioni dedite al traffico di sostanze stupefacenti e alla commissione di reati predatori mediante violenza.

 

“TERRA DEI FUOCHI”. Il grido d’allarme del SIC è stato ascoltato

Il ringraziamento del SIC al Governo e al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri

In data 31 Gennaio 2025, attraverso una specifica nota, il SIC aveva chiesto al Ministro della Difesa di volere interessare le competenti Autorità Governative per un tempestivo intervento in relazione all’emergenza ambientale nella “Terra dei Fuochi”.

Abbiamo appreso con soddisfazione che il Consiglio dei Ministri ha nominato il Generale di Brigata dei Carabinieri Giuseppe Vadalà quale Commissario Straordinario per la realizzazione degli interventi necessari all’adeguamento alla normativa vigente delle discariche abusive presenti territorio nazionale, con i compiti di impulso e di coordinamento per le attività di bonifica e di messa in sicurezza delle discariche abusive, oggetto di sanzione UE comminata all’Italia a seguito della sentenza della Corte di Giustizia Europea.

Il Commissario unico nazionale nominato interverrà da subito per la bonifica dell’area denominata “Terra dei Fuochi”.
Una vasta area in Campania, tra Napoli e Caserta, in cui per decenni sono stati interrati rifiuti tossici, con conseguenze catastrofiche per l’ambiente e per la salute di milioni di cittadini che vivono in quei territori.

Con la nomina del Commissario straordinario, il Governo ha voluto adottare una strategia globale per affrontare questa crisi ambientale che ha devastato territori di ineguagliabile bellezza e provocato patologie letali per la popolazione ed in particolare in danno di bambini che hanno sviluppato malattie oncologiche quali leucemia, neoplasie cerebrali e polmonari.

Il SIC ringrazia le Autorità Governative ed il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri per le iniziative intraprese per tutelare, con ogni mezzo a propria disposizione, il diritto alla salute e alla vita e affinché la “Terra dei Fuochi” si trasformi da un simbolo di abbandono e di inadempienza ad un esempio di riscatto, di impegno civico e legalità.

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Contratto di lavoro approvato dal Consiglio dei Ministri Probabilmente già a maggio incrementi ed arretrati

Nella giornata di ieri, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro per la pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, ha deliberato l’approvazione delle ipotesi di accordo sindacale per il triennio 2022-2024 del personale dei Corpi di polizia a ordinamento civile (Polizia di Stato e Polizia Penitenziaria) e a militare (Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza) e del personale delle Forze Armate.

Occorre ora attendere la firma del Decreto di recepimento da parte del Presidente della Repubblica e la successiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Quindi le Amministrazioni del Comparto potranno procedere agli incrementi stipendiali e l’attribuzione degli arretrati.

Osservando le tempistiche finora sostenute, possiamo ipotizzare che gli incrementi nel cedolino stipendiale e gli arretrati potranno arrivare già nel mese di maggio, forse anche ad aprile, anziché quello di giugno inizialmente ipotizzato.

 

Fluminimaggiore, 1° marzo 2025

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Attentato contro la Polizia di Stato ad Albano laziale. Vicinanza del Sindacato Indipendente Carabinieri.

Poco prima delle quattro di domenica notte sono andate a fuoco quindici auto della Polizia nel parcheggio del Commissariato di Albano Laziale, dove si trova anche la sede della Polizia Stradale.

Fortunatamente non ci sono stati feriti gravi, ma i Vigili del Fuoco hanno dovuto lavorare a lungo per spegnere le fiamme divampate nell’area di sosta e per bonificare e porre in sicurezza l’area investita dell’incendio.
Due Poliziotti hanno riportato intossicazioni da fumo e sono stati ricoverati in ospedale per ulteriori accertamenti.

Questo gravissimo fatto di cronaca conferma il terribile clima di violenza che sfocia in aggressioni, con ogni probabilità preordinate e ben organizzate.
Pochi giorni fa un episodio analogo era stato perpetrato contro il Comando dei Carabinieri di Castel Gandolfo.
Vili attentati contro le Forze dell’Ordine e, dunque, contro lo Stato.

Vi è la massima allerta per quanto sta accadendo e le indagini dovranno far luce su episodi che, ben lungi dall’essere gesti di qualche balordo, avrebbero potuto avere conseguenze drammatiche.

Il SIC, nel condannare con assoluta fermezza l’ignobile e scellerato attentato, esprime massima vicinanza alla Polizia di Stato.

Fluminimaggiore, 25 febbraio 2025

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Ciciliano sui Campi Flegrei: dichiarazioni allarmanti, sicurezza insufficiente. Il SIC scrive al Comandante Generale e al Comandante della Legione CC Campania

Fluminimaggiore, 19 febbraio 2025

 

AL SIG. COMANDANTE GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI

Gen. C.A. Salvatore LUONGO

ROMA

e, p.c.

AL SIG. COMANDANTE DELLA LEGIONE CARABINIERI CAMPANIA

Gen. D. Giuseppe LA GALA

Napoli

 

Oggetto: Ciciliano sui Campi Flegrei: dichiarazioni allarmanti, sicurezza insufficiente

 

Illustrissimo Signor Comandante Generale,

questa Segreteria Generale, in piena sintonia con la Segretaria Regionale Campania, retta dal Segretario Generale Regionale Massimiliano Monaco, esprime forte preoccupazione per le dichiarazioni rilasciate dal Capo della Protezione Civile, Fabio Ciciliano, durante l’incontro con i cittadini dei Campi Flegrei.

Alla domanda su cosa accadrebbe in caso di una scossa di magnitudo 5, la risposta è stata “Con una scossa di quinto grado cadono i palazzi e si contano i morti. Se veramente ci troviamo di fronte a questa reale situazione”.

Parole che, oltre a essere di estrema gravità, confermano l’inadeguatezza delle misure di sicurezza attuali.

Ancor più allarmante è la dichiarazione secondo cui le vie di fuga saranno pronte solo tra qualche anno, lasciando intendere che, al momento, la popolazione è esposta a un rischio concreto senza un piano di emergenza realmente efficace per la sua tutela di tutti i cittadini.

Le Forze dell’Ordine e i cittadini dei Campi Flegrei non possono essere lasciati soli ad affrontare un rischio tanto grave.

E le Istituzioni non possono restare a guardare.

Per questo motivo ci rivolgiamo ancora una volta a Lei, Signor Comandante Generale, affinché intervenga con assoluta fermezza per rassicurare i suoi Carabinieri presenti in quel territorio che nonostante il reale pericolo continuano a garantire la presenza e la sicurezza pubblica alla popolazioni.

Un deferente saluto.

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Campi Flegrei, emergenza sismica. La sicurezza dei Carabinieri deve essere garantita con assoluta priorità

I Campi Flegrei sono un complesso vulcanico attivo, circondato da aree urbane ad alto rischio.
Un crescente rilascio di zolfo dalle fumarole è tipico dei vulcani quiescenti che attraversano una fase di possibile, graduale, riattivazione.

Il Sindacato Indipendente Carabinieri ha pubblicamente denunciato le condizioni di estremo pericolo originate dalla crisi bradisismica in corso, sottoposta a costante monitoraggio da parte dei vulcanologi.

Negli ultimi giorni si è registrato un nuovo sciame sismico con eventi di magnitudo rilevante che sono stati avvertiti dalla popolazione.

Nella giornata di domenica 16 febbraio, una scossa di magnitudo 3.9 con epicentro nel Golfo di Pozzuoli ha fatto tremare l’intera area flegrea e diverse zone di Napoli.
Nella notte tra il 16 e il 17 febbraio, alle 00:19, un altro evento sismico di magnitudo 3.9, con ipocentro a soli 2 km di profondità, ha scosso nuovamente il territorio, seguito da una replica di magnitudo 2.5.
Questi eventi si inseriscono in una sequenza che ha già prodotto oltre 180 scosse, molte delle quali superiori a magnitudo 2.0.

Il SIC ha più volte segnalato alle Autorità Governative la sottovalutazione del fenomeno, che si scontra con la crescita del disagio che invece i cittadini provano a fronte del perdurare degli sciami sismici e delle scosse, nonché dello sconforto rispetto a evacuazioni e soprattutto rispetto alle prospettive future che ai più appaiono incerte e pericolose.
Ciò anche in ragione dei rischi di sciacallaggio e di speculazione immobiliare.

Con persistente fermezza abbiamo più volte chiesto un tempestivo intervento istituzionale per garantire l’incolumità dei Carabinieri che prestano servizio nell’area interessata dal fenomeno sismico.

Nonostante le reiterate segnalazioni e richieste di intervento, le competenti Istituzioni non hanno fornito alcun riscontro, palesando un ingiustificato disinteresse.

Il perdurare dell’attività sismica ingenera preoccupazione nei Carabinieri che dimorano, unitamente ai propri familiari, negli alloggi di servizio.
Questi Colleghi sono costretti a convivere con il timore costante di nuove scosse e di possibili aggravamenti della crisi sismica.

Questa scarsa attenzione da parte delle Istituzioni preposte alla risoluzione delle problematiche descritte è inaccettabile e deplorevole.

La vita umana non è assoggettata a lentezze burocratiche.

I Carabinieri che operano in quei territori e i loro familiari meritano di ricevere immediate risposte.

L’emergenza è in atto e non può più essere trattata come un rischio remoto. Quella dei Campi Flegrei è una situazione critica a livello nazionale e l’inerzia delle Istituzioni è inaccettabile.

Non rimarremo in silenzio.

La sicurezza dei Carabinieri è di assoluta priorità.

Stigmatizziamo l’inettitudine ed il pressappochismo di coloro che hanno il dovere di intervenire.

Servono immediate misure per tutelare il personale in servizio in una delle aree più delicate dal punto di vista sismico e vulcanico.

La sicurezza dei Carabinieri non può essere sottovaluta o, peggio ancora, ignorata.

I Carabinieri devono lavorare e vivere in condizioni di sicurezza, con protocolli di emergenza idonei a fronteggiare ogni possibile criticità.

“IL TEMPO DELLE PAROLE E DELLE ATTESE È FINITO. ADESSO SERVONO I FATTI.”

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Emergenza bradisismo, servono interventi immediati

La Segreteria Regionale SIC Campania manifesta forte preoccupazione per il nuovo sciame sismico che ha colpito l’area dei Campi Flegrei nella serata del 12 febbraio 2025, con 36 scosse registrate e una magnitudo massima di 2.5.

Questi eventi confermano l’instabilità della zona e l’urgenza di adottare misure concrete per tutelare la sicurezza della popolazione e delle Forze dell’Ordine che operano in un contesto sempre più critico.

I Carabinieri, come sempre, sono in prima linea nel garantire ordine pubblico e assistenza ai cittadini, ma non possono essere lasciati senza strumenti adeguati e senza il giusto riconoscimento per il loro impegno in un territorio ad alto rischio.
DALLE PROMESSE BISOGNA AGIRE CON I FATTI PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI
LE NOSTRE RICHIESTE IMMEDIATE:

• Verifica delle infrastrutture: è essenziale controllare la stabilità degli edifici pubblici e delle caserme, per garantire la sicurezza del personale in servizio.
• Risorse e formazione per i militari: dotazioni adeguate e addestramento specifico per operare in scenari di emergenza sismica.
• Istituzione di un’indennità per il rischio sismico nel F.E.S.I.: i militari impiegati nelle aree interessate dal bradisismo devono ricevere un compenso adeguato per il rischio e il disagio a cui sono esposti.
• Assegno straordinario per i quadri dirigenziali: riconoscimento economico per i comandanti e i responsabili di reparto che gestiscono le operazioni in condizioni di emergenza.

Questa Segreteria Regionale sostiene pienamente quanto già richiesto dal Segretario Generale nell’ultimo comunicato, ribadendo la necessità di misure concrete per garantire la sicurezza e il giusto riconoscimento ai Carabinieri operanti nelle zone a rischio sismico.
L’intensificarsi del bradisismo non può essere ignorato: servono risposte immediate per proteggere cittadini e operatori della sicurezza.

Il Sindacato Indipendente Carabinieri continuerà a monitorare la situazione e a battersi per ottenere garanzie concrete a tutela di tutti.
Non aspettiamo la prossima scossa: il momento di agire è adesso.

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Limitazione degli effetti della riabilitazione penale militare e/o ordinaria nelle procedure concorsuali e selettive per accedere ai ruoli superiori e per l’impiego in missioni di breve durata all’estero

Preg.mo Sig. Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri,

in un clima di leale e fattiva collaborazione e nell’esclusivo interesse di tutelare il benessere e i diritti dei nostri Associati, sottoponiamo alla Sua attenzione la seguente criticità, che ingenera una ingiustificata disparità di trattamento e di pari opportunità tra il personale dipendente.

La riabilitazione è un istituto di diritto sostanziale annoverato tra le cause estintive della pena e, come tale, disciplinato al codice penale agli articoli 178-181.
Esso si prefigge lo scopo di favorire l’emenda del reo, reintegrandolo nella posizione giuridica goduta fino alla pronuncia della sentenza di condanna attraverso l’eliminazione delle conseguenze penali diverse dalla pena principale, le quali costituiscono un ostacolo per il normale svolgimento dell’attività dell’individuo nel consorzio civile.

Si tratta di una causa di estinzione delle pene accessorie e degli effetti penali della condanna, caratterizzata da una funzione premiale e promozionale.

La concessione della riabilitazione, da parte del Tribunale di sorveglianza, ex art. 683 c.p.p., postula la dimostrazione del ravvedimento del richiedente, desumibile da comportamenti regolari tenuti nel lasso di tempo predeterminato dalla legge e sino alla data della decisione sull’istanza, nonché dalla sua attivazione per l’eliminazione delle conseguenze pregiudizievoli, derivate dalla condotta criminosa.

È noto, altresì, che l’istituto della riabilitazione militare, disciplinata dagli artt. 72 e 412 c.p.m.p., è una causa di estinzione della pena consistente nell’eliminazione delle incapacità giuridiche, delle pene militari accessorie e degli altri effetti penali derivanti dalla sentenza di condanna definitiva irrogata dalla Magistratura Penale Militare.

A norma degli artt. 1430 e 1452 d.lgs. 66/2010 (T.U.O.M.), il beneficio de quo ripristina la concessione delle decorazioni, delle distinzioni onorifiche di guerra, nonché il
riacquisto delle ricompense al valore e al merito perse in conseguenza della condanna, eliminando anche l’incapacità di conseguirle in futuro.

Tanti Colleghi, nonostante abbiano ottenuto la riabilitazione penale ordinaria e/o militare, continuano ad essere estromessi/esclusi dalle procedure concorsuali per l’avanzamento ai ruoli superiori e nelle selezioni per l’impiego in missioni di breve durata all’estero.

Tale discriminazione è dovuta alle prescrizioni esistenti nei bandi concorsuali e nelle disposizioni per l’impiego fuori aria.
Tali prescrizioni escludono, aprioristicamente, i Militari che abbiano riportato condanne nonostante sia intervenuta la riabilitazione.

Paradossalmente, gli effetti prodotti dalla riabilitazione penale ordinaria e/o militare non intervengono nelle procedure concorsuali e selettive della nostra Amministrazione.

Tale discriminazione ha ripercussioni negative nel morale e nella carriera dei Militari che, nonostante abbiano ottenuto la riabilitazione penale ordinaria e/o militare, continuano a subire delle ingiustificate e pregiudizievoli valutazioni sulla sussistenza dei requisiti necessari per partecipare alle procedure concorsuali per accedere ai ruoli superiori e alle selezioni per l’impiego in missioni di breve durata all’estero.

In considerazione di quanto sopra e al fine di garantire pari opportunità e per soddisfare le legittime aspirazioni del personale, chiediamo a Lei, sig. Comandante Generale, di volere disporre la modifica delle attuali disposizioni che regolamentano le procedure concorsuali per accedere ai ruoli superiori e selettive per l’impiego in missioni di breve durata all’estero, secondo i principi di ragionevolezza e proporzionalità, garantendo congruità e logicità all’azione amministrativa.

Colgo l’occasione per formulare deferenti saluti.

Fluminimaggiore, 10 Febbraio 2025

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