Trasferte e tassazione: il SIC dice NO all’assurdità di pagare per lavorare

Il SIC – Sindacato Indipendente Carabinieri esprime profonda preoccupazione per gli effetti distorti dell’art. 1, comma 81 della Legge di Bilancio 2025, che ha introdotto l’imponibilità fiscale per le spese sostenute in contanti durante le missioni di servizio, modificando l’art. 51 del TUIR.

Un provvedimento miope e inaccettabile che colpisce direttamente i Carabinieri chiamati ad operare fuori sede, spesso con risorse minime e in contesti urgenti dove l’utilizzo di strumenti tracciabili è impossibile.

Chi serve lo Stato con dedizione, rischiando ogni giorno la propria vita, non può essere anche costretto a rinunciare a una parte del proprio già limitato rimborso spese.

È paradossale che si imponga una tassazione su importi sostenuti per svolgere un dovere, creando un danno economico tangibile ai militari dell’Arma.

Il SIC, da sempre impegnato nella tutela della dignità professionale ed economica dei Carabinieri, chiede un immediato intervento del Signor Comandante Generale dell’Arma affinché si faccia portavoce presso il Governo di questa criticità gravissima.

Siamo favorevoli a strumenti alternativi, come le carte prepagate istituzionali, che possano garantire tracciabilità senza ricadute fiscali dannose per i lavoratori in divisa.

Il SIC non resterà in silenzio davanti all’ennesima ingiustizia economica subita da chi garantisce la sicurezza del Paese.

 

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