Personale autorizzato a vestire abiti civili in servizio. Il SIC scrive al Comandante Generale

Nelle ultime due settimane il SIC, sempre attento al benessere e alle esigenze di servizio dei propri associati e dei Carabinieri tutti,  ha scritto in due riprese al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri in merito ad alcune questioni connesse ai rimborsi spese per l’acquisto di abiti civili.

Nel caso del personale autorizzato, per esigenze di servizio, a vestire abiti civili in maniera permanente, si è evidenziato come i rimborsi attualmente previsti a tale scopo non siano minimamente sufficienti a coprire le spese necessarie.

Per quanto i capitoli di spesa non vengano stabiliti dalla scala gerarchica, una prima risposta al problema potrebbe essere, quantomeno, la distribuzione di quei capi militari che potrebbero agevolare tale situazione, come scarpe, cinta, calzini e pullover.

Nel caso, altresì, del personale non autorizzato permanentemente all’utilizzo dell’abito civile, ma comunque specializzati con Corso ASP Addetto Servizi di Protezione e/o Addetti Scorte, si è evidenziato come questo, sebbene saltuariamente, sia comunque chiamato ad indossare l’abbigliamento civile, dovendosene fare completamente carico.

Si è chiesta una analisi della situazione e l’individuazione di soluzione che vada a compensare in qualche misura gli esborsi sostenuti.

NOTA RELATIVA AL PERSONALE AUTORIZZATO PERMANENTEMENTE

NOTA RELATIVA AL PERSONALE AUTORIZZATO SALTUARIAMENTE

 

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