Genova, aggressioni a Carabinieri non più tollerabili. Serve una svolta, non più giustificazioni

Ancora violenza. Ancora una mattanza.

All’alba del 2 giugno, a Genova, durante l’intervento per una rissa scoppiata in Corso Italia, sei Carabinieri sono rimasti feriti a causa dell’aggressione da parte di un gruppo di ragazzi in stato di alterazione, reduci dalla movida notturna. Solo il pronto intervento di altre pattuglie ha evitato il peggio. Sei giovani sono stati arrestati, altri denunciati.

Basta parole. Basta minimizzare.

Chi colpisce un Carabiniere o un Agente colpisce lo Stato.

E uno Stato serio non tratta con chi sferra calci, pugni o insulti a chi porta una divisa.

Prima dell’avvento delle realtà sindacali come il SIC, tutto veniva gestito e silenziato all’interno del sistema.

Le vecchie rappresentanze militari non facevano emergere ciò che accadeva davvero nelle strade.

Oggi, grazie all’azione sindacale autonoma e indipendente, queste verità non si possono più nascondere.

Le aggressioni ai Carabinieri non sono un’eccezione: sono una costante.

E noi continueremo a denunciarle senza paura.

Il SIC non si limita a chiedere, ma agisce.

Abbiamo già avviato la richiesta formale per:

– l’apertura di un tavolo interministeriale urgente, con tutte le sigle delle Forze di Polizia;

– l’introduzione di regole d’ingaggio chiare e comuni;

– l’estensione e dotazione obbligatoria di bodycam, taser e spray antiaggressione;

– l’inasprimento delle pene per chiunque aggredisce un Servitore dello Stato.

Se ogni settimana denunciamo nuove aggressioni, è perché da anni c’è un colpevole silenzio istituzionale.

Ma il silenzio genera impunità. E l’impunità uccide il rispetto.

Il SIC non resterà in silenzio.

A tutela dei Carabinieri e di tutte le Forze dell’Ordine, andremo fino in fondo.

Servono meno scuse e più azioni.

Servono leggi severe, strumenti efficaci, e una cultura del rispetto che parta da chi ci governa.

Il tempo delle richieste è finito.

Ora è il tempo delle decisioni.

SCARICA QUESTO COMUNICATO IN PDF

Pubblicato in Comunicati, News.