Fluminimaggiore, 8 maggio 2025
AL SIG. COMANDANTE GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI
Gen. C.A. Salvatore LUONGO
ROMA
Oggetto: Segnalazione turni di servizio eccedenti le 6 ore del Militare di servizio alla Caserma nei Comandi Provinciali e di Compagnia. Richiesta di intervento urgente.
Nell’ottica di migliorare le condizioni lavorative dei nostri Associati segnaliamo a Lei, sig. Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Gen. C.A. Salvatore LUONGO, una grave e sistematica violazione delle disposizioni contrattuali vigenti in materia di orario di servizio presso i Comandi Provinciali e Compagnie dislocati nelle Regioni Sicilia Calabria, Puglia, Basilicata e Campania.
Sono pervenute alla nostra Organizzazione sindacale numerose segnalazioni inerenti gli orari di lavoro imposti ai Militari di servizio presso diverse Stazioni capoluogo dei Comandi Provinciali e di Compagnia dislocati nelle summenzionate Regioni.
Parliamo di turni di servizio giornalieri della durata di 8 ore consecutive, in palese contrasto con quanto previsto dall’art. 54 del D.P.R. 18 giugno 2002, n. 164 e dalle disposizioni contenute nell’Accordo Nazionale Quadro del 2009, che stabiliscono un orario settimanale pari a 36 ore, con articolazione ordinaria in turni di 6 ore.
Comprendiamo le difficoltà operative legate alla cronica carenza di organico, tuttavia riteniamo inaccettabile che tale situazione venga compensata imponendo un carico eccessivo ai Militari in servizio, con gravi ricadute sul benessere psicofisico degli stessi e, di conseguenza, sull’efficacia complessiva del dispositivo di sicurezza territoriale.
Una criticità che ha assunto carattere di esigenza permanente e non occasionale per fronteggiare imprevedibili esigenze di servizio legate a malattie o assenze legittime.
Tre uomini che devono presidiare le Caserme nell’arco delle 24 ore, senza possibilità alcuna di fruire dei necessari intervalli temporali per il completo recupero delle energie psicofisiche.
Il protrarsi di tali condizioni, peraltro non dettate da improcrastinabili ed indifferibili esigenze di servizio, configura non solo una violazione delle norme contrattuali, ma costituisce un potenziale fattore di rischio per la salute del personale e una compressione inammissibile dei diritti lavorativi riconosciuti.
Questi Militari vedono il prolungamento dell’orario di servizio quale militare addetto alla caserma ha riflessi sulla vita privata degli stessi poiché si riduce il tempo da dedicare ai familiari e alle attività private.
Per queste ragioni, il SIC chiede un Suo autorevole intervento affinché:
1. venga preliminarmente disposta una verifica sulla corretta applicazione dell’orario di lavoro dei Militari di servizio alla Caserma nelle Stazioni Capoluogo presenti in seno ai Comandi Provinciali e di Compagnia, dislocati nelle Regioni Sicilia Calabria, Puglia, Basilicata e Campania;
2. vengano impartite disposizioni, non soggette a libera interpretazione, affinché l’articolazione dell’orario di servizio dei Militari di servizio alla Caserma nelle Stazioni Capoluogo sia aderente a quanto previsto dal vigente quadro normativo, evitando ogni sistematico abuso;
3. venga istituito un tavolo tecnico permanente con la Rappresentanza sindacale per monitorare e affrontare in maniera costruttiva le criticità organizzative derivanti dalla carenza di personale.
Il presente documento vuole essere un invito alla riflessione per tutte le Legioni dell’Arma, affinché si eviti che simili prassi vengano replicate in altri territori.
Confidando nella sensibilità e nella prontezza d’azione che da sempre contraddistinguono l’operato della S.V., porgiamo distinti saluti.