Legge di Bilancio, innalzamento dell’età pensionabile del personale dell’Arma dei Carabinieri a 60 anni e tre mesi. Profonda preoccupazione e richiesta di urgente rivalutazione

Fluminimaggiore, 24 ottobre 2025

AL SIGNOR MINISTRO DELLA DIFESA

On. Guido Crosetto

AL SIG. COMANDANTE GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI

Gen. C.A. Salvatore LUONGO

 

Oggetto: Legge di Bilancio, innalzamento dell’età pensionabile del personale dell’Arma dei Carabinieri a 60 anni e tre mesi. Profonda preoccupazione e richiesta di urgente rivalutazione.

 

Il Sindacato Indipendente Carabinieri (SIC), nella piena consapevolezza del proprio ruolo di rappresentanza del personale in uniforme e con il massimo rispetto delle Istituzioni, si rivolge a Lei, Signor Ministro, e a Lei, Signor Comandante Generale, per rappresentare la profonda amarezza e viva preoccupazione che dilaga tra i Carabinieri in merito a quanto previsto nella bozza della Legge di Bilancio, attualmente in discussione, che introduce un progressivo innalzamento dell’età pensionabile anche per il personale del Comparto Difesa e Sicurezza.

In particolare, l’articolo 42 della bozza di manovra prevede, a decorrere dal 1°gennaio 2027, un incremento di tre mesi dei requisiti di accesso al sistema pensionistico per il personale delle Forze Armate – compresa l’Arma dei Carabinieri – cui si aggiungono gli adeguamenti generali alla speranza di vita di un mese nel 2027 e due mesi dal 2028, con un effetto complessivo di quattro mesi in più nel 2027 e sei mesi dal 2028 rispetto agli attuali limiti.

Tale misura desta seria preoccupazione, poiché non tiene in alcun modo conto della specificità e della natura usurante del servizio armato, né delle esigenze operative di un’Istituzione che garantisce quotidianamente ordine, sicurezza e soccorso ai cittadini.

Chi indossa la divisa dell’Arma dei Carabinieri non svolge un lavoro ordinario, ma una missione che richiede lucidità, forza fisica, equilibrio mentale e prontezza decisionale, spesso in condizioni estreme e con responsabilità che si rinnovano di giorno in giorno.

È irrealistico e potenzialmente dannoso immaginare che tali funzioni possano essere esercitate con la stessa efficienza oltre i sessant’anni di età, senza introdurre una disciplina di tutela che tenga conto del progressivo decadimento fisiologico.

All’interno dell’Arma dei Carabinieri, inoltre, non esiste al momento una normativa che preveda un esonero graduale dai turni notturni o dai servizi ad alta intensità operativa per il personale più anziano. Ciò comporta che anche chi ha superato i sessant’anni continui a essere impiegato in attività notturne e operative, con inevitabili ripercussioni sulla sicurezza personale e sul benessere complessivo del servizio.

Per tali motivi, questa Organizzazione Sindacale invita il Governo e l’Amministrazione della Difesa a riconsiderare il provvedimento, aprendo un tavolo tecnico di confronto con le APCSM iscritte all’albo del Ministero della Difesa, al fine di:

  • riaffermare la specificità funzionale e usurante del servizio armato;
  • avviare un percorso di tutela graduale che introduca esoneri progressivi per età dai servizi più gravosi;
  • evitare che scelte di natura meramente contabile compromettano l’efficienza operativa e la dignità professionale dei Carabinieri.

Il SIC, fedele alla propria missione e ai propri valori, continuerà a rappresentare con forza la voce di migliaia di Carabinieri che chiedono solo rispetto, equilibrio e giustizia per chi serve ogni giorno lo Stato e i cittadini.

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