Il SIC esprime profondo dolore per la scomparsa del Carabiniere Simone Mastrogiacomo, 22 anni, effettivo alla Tenenza CC di Tradate, che si è tragicamente tolto la vita a Campobasso, la sua città natale.
Un gesto estremo che lascia un inspiegabile vuoto interiore, ma che non può essere ignorato e sottovalutato per la sua tragicità.
Simone era un giovane servitore dello Stato, un collega.
E oggi, davanti a questa tragedia, non possiamo limitarci ad esprimere un semplice cordoglio.
Non possiamo stare in silenzio, perché il silenzio non ci appartiene.
Il SIC si stringe con rispetto e vicinanza alla famiglia, ai colleghi e agli amici di Simone.
Ogni perdita è anche un richiamo.
Un richiamo a non lasciare nessuno indietro.
A non voltarsi dall’altra parte quando un collega soffre.
A non accettare che un ragazzo in divisa scelga di morire nel silenzio.
Ogni vita spezzata è un dovere di memoria.
Ogni collega che ci lascia è un dovere di coscienza.
Il comportamento suicidario è complesso e comprende non solo il suicidio compiuto, ma anche il tentativo di uccidersi e l’ideazione suicidaria, segnali di un disagio intenso.
Non avviene mai senza preavviso e cela una profonda sofferenza interiore. Bisogna saper cogliere gesti e parole, mai insignificanti, che lo preannunciano.
“Chi si suicida non vuole morire, vuole soltanto fermare il dolore insopportabile. Ha il pensiero paralizzato, non vede alternative. Ha un animo disperato e la disperazione invade la sua facoltà mentale. Non ragiona lucidamente. Ha perduto la sua immagine, ha incontrato uno specchio in frantumi“.
A tutti i colleghi che vivono momenti difficili, che sentono il peso del silenzio e della solitudine non esitate a contattarci.
Il SIC è presente.
Abbiamo predisposto un servizio di ascolto e di supporto psicologico, attivo 24 ore su 24.
NESSUN MILITARE DEVE SENTIRSI SOLO.

