Milano sotto attacco. Danneggiamenti e violente aggressioni alle Forze di Polizia. Necessaria un’azione risolutiva contro chi attenta all’Ordine e alla Sicurezza Pubblica

Scontri e tensioni al Corvetto, quartiere periferico di Milano, nella notte fra sabato e domenica scorsi.

A innescare le violenze, la morte di Ramy Elgaml, un giovane di origine egiziana che ha perso la vita in un incidente stradale mentre sfuggiva ad un controllo di Polizia.

La periferia di Milano si è trasformata in un campo di battaglia.
Una folla violenta ha dato il via a una guerriglia urbana, scontrandosi con le Forze dell’Ordine, lanciando petardi, fumogeni, bottiglie e vandalizzando un autobus.

Solo grazie alla determinazione delle Forze Polizia, intervenute per disperdere i giovani con cariche di alleggerimento e lancio di lacrimogeni, la situazione è stata riportata sotto controllo.

Le periferie delle grandi città italiane stanno diventando un terreno fertile ed un sicuro rifugio per la criminalità organizzata.

I manifestanti non erano lì per chiedere giustizia, ma per attaccare lo Stato, rappresentato dai suoi Servitori in divisa.

I comportamenti violenti non possono e non devono restare impuniti.
È necessario un intervento risolutivo da parte dell’Autorità Giudiziaria.
Occorre un’ azione mirata contro i facinorosi.
Pene più severe con il chiaro intento di scoraggiare ogni azione che destabilizzi l’ordine e la sicurezza pubblica.

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